Piazza Vittorio Emanuele: il progetto si farà
Via libera (con polemiche) dal consiglio comunale al nuovo accordo con Soceba per il recupero della piazza: addio al parcheggio sotterraneo, arriveranno opere di 2,3 milioni
Non c’è più nessun ostacolo al progetto per Piazza Vittorio Emanuele. Il consiglio comunale ha infatti dato il via libera alla nuova convenzione con Soceba per il nuovo volto della piazza della città.
Il comune rinuncerà così al parcheggio multipiano promesso per la piazza (quello che aveva determinato lo spostamento del monumento ai caduti, ndr) in cambio di una serie di lavori da 2,3 milioni: si miglioreranno strade e marciapiedi della zona, si ripristinerà la piazza e saranno previsti restauri sia del Conventino che delle vecchie carceri austriache, di fianco a Palazzo Cicogna.
Ma è proprio su questo punto che si sono accese le polemiche. E’ stato il presidente del consiglio comunale Diego Cornacchia a riprendere parte delle osservazioni al piano presentate dall’architetto Paolo Torresan a nome del nuovo movimento di Busto a Sinistra. «Dovremmo incassare noi la cifra di questi lavori e poi prevedere gli interventi necessari» dice Cornacchia, considerando il fatto che il nuovo accordo prevede che sia proprio Soceba a predisporre sia i progetti che gli appalti per realizzarli. «Non siamo in grado di dire quanti saranno effettivamente i soldi necessari e non sappiamo neanche cosa fare in quegli spazi» attacca Cornacchia che quindi paventa il rischio di «buttare via quei lavori». In effetti i soldi che saranno investiti nei progetti sono solo una piccola parte di quelli necessari per le opere. Per il Conventino ad esempio Soceba prevede lavori per circa 900.000 euro, meno del 20% del progetto da 5 milioni di euro che il comune ha presentato per il suo recupero.
E’ toccato all’assessore all’urbanistica, Giampiero Reguzzoni, difendere il progetto sia per quando riguarda la progettazione che per un altro delicato aspetto, quello della pedonalizzazione dell’area. «La pedonalizzazione non è fattibile perchè lì c’è il Liceo Crespi e anche altri esercizi commerciali piuttosto importanti» ha spiegato l’assessore spiegando che proprio per questo «il disegno della piazza permette la pedonalizzazione interna con una quinta di alberature che permette di chiudere anche alla parte civica dal traffico: un po’ come piazza Santa Maria».
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