Accam oltre l’inceneritore. “Scelta sostenibile, evitiamo sprechi”
La previsione è di chiudere l'impianto entro il 2017, dando un nuovo volto al consorzio di gestione rifiuti. La posizione del Pd gallaratese
Amministratori e segreteria del Partito Democratico intervengono con una nota sul futuro del Consorzio Accam, con la previsione di chiusura a fine 2017.
Il percorso di Accam è stato lungo e non facile, ma dalla assemblea dei soci di lunedì 16 maggio emerge una soluzione positiva, vista con grande soddisfazione dal Comune di Gallarate.
Gallarate ha avuto un peso determinante nell’arrivare a una soluzione che prevede: l’interruzione della attività di incenerimento nei tempi che erano stati concordati, il salvataggio della azienda, la salvaguardare dei posti di lavoro, il mantenimento entro livelli accettabili delle tariffe di conferimento dei rifiuti e il via libera all’impianto di trattamento dell’umido.
Come PD e come gallaratesi siamo soddisfatti perché ci siamo dichiarati fin dall’inizio decisamente favorevoli allo spegnimento di una struttura obsoleta evitando lo spreco inutile di soldi pubblici che ci sarebbe stato con il revamping dell’inceneritore, da altri invocato contro ogni logica di corretta amministrazione.
Si sarebbe trattato di un investimento fuori luogo perché la capacità di bruciare rifiuti della Regione Lombardia è già più del necessario.
La soluzione che abbiamo indicato è quella di realizzare, in alternativa, degli scenari industriali sostenibili e innovativi.
In Lombardia manca ancora un numero sufficiente di impianti che gestiscono rifiuti umidi e quindi questo è un bisogno attuale.
Il traguardo raggiunto, dopo un percorso non semplice, ha mostrato che la via da percorrere nella gestione dei servizi pubblici passa, come in questo caso, attraverso il superamento dei campanilismi.
Così è stato con la gestione idrica provinciale e l’Igiene urbana, ora anche per Accam, in un prossimo futuro per i Trasporti.
Con buona pace di chi vuole continuare a mantenere feudi clientelari, con le relative perdite a carico della collettività, infischiandosi delle norme nazionali che indicano correttamente la strada della gestione consortile dei servizi pubblici.
Amministratori e segreteria cittadina del Partito Democratico
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