Tordi chiede il terzo mandato
La strada di Avigno, ma anche la viabilità e il miglioramento dei centri storici le ricette del sindaco in carica che si presenta con Unione Popolare Democratica

Arnaldo Tordi ha 66, pensionato, residente in Cadegliano Viconago coniugato con una figlia si presenta agli elettori per il terzo mandato in questo paese al confine con la Svizzera con la lista Unione Popolare Democratica.
Quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
«Dal 1993 al 1997 consigliere di minoranza; dal 1997 al 2006 vice sindaco e dal 2006 ad oggi Sindaco».
Perché ha deciso di candidarsi?
«Sicuramente per dare continuità al Gruppo Consigliare che si è formato nel 1993 ma soprattutto lo scopo è quello di coinvolgere e avviare molti giovani a diventare futuri amministratori».
In che modo ha scelto i componenti della sua lista?
«Del vecchio gruppo siamo rimasti in pochi. Era importante trovare dei giovani volenterosi. Questo si è verificato. Come si può vedere dalla lista almeno cinque hanno una età inferiore ai 40 anni».
Quali sono le priorità del paese?
«Sono molte le priorità del paese, ma la principale è la riapertura della strada che collega le frazioni di Viconago con quella di Avigno. Altra priorità sono i parcheggi all’interno dei nuclei abitati , la viabilità, le manutenzioni delle strade, il risanamento dei cimiteri».
Indichi le prime tre decisioni che prenderà una volta eletto sindaco
«Come detto innanzi la priorità principale è il ripristino della strada di Viconago/Avigno»
Come vede il paese fra cinque anni?
Mi auguro sia più bello e con tutti quei servizi necessari per i cittadini, ma soprattutto una ristrutturazione ed abbellimento degli edifici vecchi e fatiscenti dei nuclei storici e con un incremento di popolazione»
Che opinione ha della campagna elettorale?
«Credo tranquilla, molto tranquilla. I rapporti personali con il candidato sindaco dell’altra lista sono ottimi. Penso che tutto procederà nel migliore dei modi. Perciò vinca il migliore».
Un suo motto, una frase per convincere gli elettori:
«Credo che non sia necessario avere un “motto” o frasi particolari per convincere gli elettori. La cosa più importante è quella di dare quotidianamente la presenza nel Palazzo Comunale ed essere a disposizione dei cittadini risolvendo i loro problemi».
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