Bello, vivo, vissuto. L’Arno secondo Legambiente
Due progetti di riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione del torrente al centro di un nuovo evento
Chiamatelo a piacere torrente o fiume, è il nostro Arno e grazie al Premio Arti Visive della sua bellezza se ne parla ormai da settimane. È miracolo a Gallarate: nell’Arno è tornata la vita. Non solo galli, galline, anatre, germani, gatti, ma persino libellule, un airone e soprattutto molti pesci e pesciolini, che guazzano dove i flutti sono meno impetuosi.
Quello che fino a qualche anno fa era il corso d’acqua più inquinato della Lombardia, a detta di tutti irrimediabilmente morto e al quale nessuno osava dare lo sguardo se non per osservare il colore del giorno, si è trasformato in un interessante habitat, preziosità da scoprire e valorizzare.
Ma non è solo patrimonio naturale. Nel suo attraversamento urbano, tra alti argini squarci di verde e colpi d’occhio sui floridi giardini confinanti con il suo alveo, è ben visibile anche l’altro patrimonio di Gallarate, quello storico ed architettonico. Le fabbriche dismesse, le ciminiere, le molte testimonianze di archeologia industriale nei pressi del suo corso sono gli aspetti identitari che fanno dell’Arno l’asse portante della città.
Esondazioni a parte, Gallarate è da sempre debitrice verso l’Arno. Due millenni fa sorsero le prime abitazioni, prima a fianco e poi a cavallo delle due sponde. Per secoli ne trasse il massimo rendimento economico, grazie alla potenzialità irrigatoria e alla forza motrice dei mulini. Poi venne l’epoca dell’industrializzazione, benessere per tutti, ma anche fatale rovina della qualità delle acque. Oggi però c’è un’altra storia da riscrivere.
Nel secolo contrassegnato dalla sfida ai cambiamenti climatici e agli impatti socioeconomici generati dalla globalizzazione, Gallarate deve costruire un nuovo patto con il suo fiume, rigenerandolo come infrastruttura verde e creando qualità estetica, fruibilità ricreativa e forme di mobilità innovative.
Coniugando paesaggio, architettura e natura, Sara Protasoni, Docente di Architettura del Paesaggio presso il Politecnico di Milano, introdurrà le tesi di laurea di due architetti che hanno come focus l’Arno:
Davide Sironi con “Progetto ambientale di un sistema lineare verde acqua per la città di Gallarate, riqualificazione del torrente Arno e degli spazi pubblici lungo il suo corso”
Davide Maria Daverio con “Un nuovo sistema di spazi aperti lungo la traccia del torrente Arno a Gallarate”
I processi di rinaturalizzazione dell’acque e delle sponde saranno trattati da Valentina Parco, biologa del Settore Gestione siti Natura 2000 del Parco Ticino.
Appuntamento mercoledì 23 giugno, alle ore 20.30, presso il Museo MAGA
PER INFORMAZIONI: info@premiogallarate.it, legambientegallarate@libero.it
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