E-commerce e digitalizzazione: l’online amico delle aziende

Nell’ultimo trimestre, 18 milioni di italiani hanno fatto acquisti su Internet. Il dato è emerso durante un corso di formazione inserito nell'iniziativa “Go International Day” di UniCredit e organizzato dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e da UniCredit in collaborazione con Confindustria Lombardia 

«Internazionalizzazione e digitalizzazione: due modi di pensare e di essere, sempre più legati una all’altra e che sempre di più rappresentano strumenti che le imprese devono saper utilizzare per mantenere ed incrementare la propria competitività sui mercati domestici ed internazionali». Così Marco De Battista, coordinatore aree economiche dell’Unione degli Industriali della provincia di Varese, ha introdotto il corso di formazioneDigitalizzazione ed E-commerce: due aspetti strategici per affrontare i mercati esteri”, inserito nell’ambito dell’iniziativa “Go International Day” di UniCredit.

L’evento dedicato alle aziende associate all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e ai clienti UniCredit, ha posto al centro della discussione l’evoluzione dell’ecosistema digitale attuale, individuando trend e peculiarità dei mercati internazionali. Lo scopo è quello di pianificare un progetto di vendita online, sfruttando al meglio i moderni strumenti che la tecnologia mette a disposizione.

«Gli incontri di Go International! – afferma Antonella Ghiorso, area manager Varese di UniCredit – sono stati pensati per le imprese che hanno iniziato o che intendono avviare un percorso di apertura verso i mercati esteri e che necessitano, per realizzare scelte sostenibili e adeguate al proprio business, di acquisire maggiori conoscenze su tematiche sia strategiche che tecniche. Nel 2016 abbiamo deciso di porre particolare attenzione ai temi della digitalizzazione, dell’e-commerce e dei new media che riconosciamo come facilitatori nei rapporti internazionali  soprattutto per le Pmi mettendo a disposizione degli imprenditori varesini le esperienze e il know-how dei nostri esperti».

Go International! è il programma di UniCredit che offre formazione gratuita alle imprese sui temi dell’export, dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione. Lo scopo dell’intervento è da una parte trasmettere le conoscenze sui temi dell’internazionalizzazione e dei mercati esteri, dall’altra presentare UniCredit come l’azienda che per prima ha avviato un processo di internazionalizzazione.

La sfida per le pmi italiane non è semplice: la maggior parte delle piccole e medie imprese del nostro Paese, infatti, continua ad adottare una visione di business non adattata ai nuovi trend digitali. Il che significa, come ha affermato Emanuele Agueci di Google, perdere potenziali contatti ogni giorno: «La strategia digitale focalizzata sull’export, funziona per le imprese italiane».

Non solo. Agueci, nel suo ruolo di associate account strategist dell’azienda di Mountain View, ha fatto l’esempio dei bilanci positivi delle imprese online attive (ossia quelle che utilizzano il sito Internet aziendale per ricercare nuovi clienti e fare innovazione). Nel periodo attuale di crisi economica, queste imprese, rispetto a quelle che non hanno intrapreso simili azioni strategiche, sono andate molto meglio a livello di risultati. La strada, tuttavia, è in salita anche per le aziende digital friendly: basti pensare che una latenza di 100 millisecondi nel caricamento di un sito Internet, potrebbe portare ad un calo del 10% del fatturato. Insomma, non basta avere una piattaforma aziendale aggiornata e veloce, ma occorre “prendersene cura” e conoscere in profondità i target e i mercati di riferimento ai quali si tende.

Tra gli strumenti digital, utili a supportare le imprese in questo senso, Emanuele Agueci suggerisce l’utilizzo di Global Market Finder, capace di calcolare il volume di ricerche di un dato prodotto nei vari Paesi del mondo, partendo da una parola chiave. Google Analytics e Google Trends, invece, permettono rispettivamente di capire quali siano i migliori mercati per un’impresa, tracciando la provenienza internazionale dei clienti della stessa e l’andamento delle keywords in periodi più o meno recenti.

La diffusione di Internet ha cambiato le nostre modalità di acquisto, non solamente come consumatori di prodotti finali, ma anche per valutare e confrontare mercati potenziali per la cessione di beni intermedi a nuovi clienti e per l’acquisto di materie necessarie alle produzioni. Aleandro Mencherini, consulente digitale per le aziende di VarGroup, spiega a chi sta “dall’altra parte della barricata”, come massimizzare le possibilità di attirare utenti su una piattaforma e-commerce: «La strutturazione di un sito e-commerce deve tenere conto di più fattori: un business plan ben impostato, avere chiaro il target al quale ci riferiamo, avere chiaro anche quale sia il mercato e quali siano le politiche tradizionali di approccio ad esso da parte di aziende simili, in modo tale da fornire ai clienti un’usabilità semplice e facilmente fruibile».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Giugno 2016
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