Giunta, il totonomi: 5 assessori al Pd
I nomi possibili: Civati, Conte, Oprandi, De Simone, Carignola, Zanzi. Riservatezza sulle donne da scegliere nella società civile
Ultime della notte per la futura giunta comunale, il grande puzzle che si appresta a completare Davide Galimberti. Al neo sindaco, questa mattina, abbiamo fatto questa domanda: i nomi della giunta li ha già tutti in testa, vero? Risposta: “No, assolutamente. Bisogna trovare delle persone che rappresentino ciò che abbiamo detto in campagna elettorale, ma sto valutando tante ipotesi. Ci stiamo lavorando”.
In casa Pd si potrebbe arrivare a 5 assessori, mentre 1 andrà al movimento civico Varese 2.0, 1 alla lista Progetto Concittadino, 2 probabilmente alla società civile con persone indicate dallo stesso sindaco da scegliere tra quelle della sua lista civica o anche e più probabilmente con personalità esterne, una ipotesi che sembra affascini molto il primo cittadino e che è stata già vagheggiata dalle sue prime dichiarazioni (“persone rappresentative della società civile e della varesinità“).
Tra gli assessori in quota Pd, i nomi che circolano sono: Andrea Civati, capolista ed esponente dei renziani. Molto vicino al segretario provinciale Astuti e al segretario regionale Alfieri. Ha ottimi sponsor, ha fatto una campagna elettorale senza tregua ed è il secondo democratico più votato. Luisa Oprandi, miss preferenze, sul suo nome c’è un piccolo rebus. La giunta ha bisogno di 4 donne ed è la più votata, c’è anche un appello di alcune personalità femminili della città affinché sia nominata vicesindaco, ma ci sarebbe anche la carica di presidente del consiglio comunale. Era con Marantelli alle primarie, tuttavia il risultato elettorale è stato talmente straordinario da rendere molto difficile non prenderla in considerazione. Luca Conte, giovane consigliere uscente, è uno dei nomi possibili, da sempre schierato con la candidatura Galimberti. Si è occupato spesso di bilancio comunale. Rosella Dimaggio, una delle donne elette, viene dal mondo della scuola, e potrebbe essere una delle papabili. Francesca Ciappina, avvocato, è in realtà la seconda donna più votata del Pd, ma non è tra i nomi che circolano in queste ore. Altre personalità Pd potrebbero essere Roberto Molinari, ex segretario cittadino ed ex consigliere. E’ il “kingmaker”, ovvero il piddino che ha fatto da regista della candidatura di Galimberti e a cui tutti riconoscono grandi meriti, dunque non è escluso che possa entrare in giunta. Oppure un altro fedelissimo, il segretario cittadino Luca Paris.
Fabrizio Mirabelli, uno dei supervotati, è invece politicamente meno attiguo al “gruppo Galimberti”: è un fedelissimo di Daniele Marantelli e durante le primarie le asprezze non sono mancate. Tuttavia ha ottenuto un buon risultato di preferenze e viene considerato da sempre persona leale e senza macchia. La presidenza del consiglio comunale non sarebbe esclusa. Se poi si esce dalle persone candidate in lista e si cerca nel Pd cittadino, tra gli esponenti che più hanno sostenuto Galimberti fin dall’inizio c’è Luca Carignola, avvocato, ex consigliere di opposizione a Tradate, oggi nel partito di Varese: fu il candidato alla segreteria provinciale, contrapposto ai renziani di Samuele Astuti.
Passiamo agli altri possibili posti. In pole position ovviamente c’è Daniele Zanzi, l’agronomo che ha guidato il movimento civico Varese 2.0. Il riconoscimento politico prevede che il movimento abbia un posto rivelante in giunta. Possibile vicesindaco, oppure assessore a urbanistica e lavori pubblici. Zanzi dovrà tuttavia abbandonare alcuni incarichi professionali con il comune. “Non c’è problema – spiega – si tratta di consulenze che vanno a scadere. Ho già garantito che abbandonerò ogni consulenza della mia azienda e ci metto la mia faccia su questo” spiega.
Un altro assessore in pectore è Dino De Simone, il leader della lista Progetto Concittadino, la sinistra della coalizione, a cui verrebbe affidata la tutela ambientale, seppure spacchettata dai lavori pubblici che andranno insieme all’urbanistica, nella riorganizzazione delle deleghe dei dirigenti che Galimberti completerà nelle prossime ore.
Il punto infine più misterioso riguarda gli altri due assessori nominati dal sindaco. Potrebbero essere due donne, ma Galimberti è riservatissimo su queste scelte. Nella sua lista civica almeno due figure potrebbero essere interessate all’assessorato alla cultura: Monica Guadalupi Morotti, gallerista d’arte, e Nicoletta Romano, giornalista. Tuttavia hanno conseguito 54 e 50 preferenze, e nella logica dei partiti questo risultato equivale a una bocciatura. La più votata della sua lista è stata invece Francesca Strazzi, ricercatrice e storica.
Chissà invece che Galimberti non decida di pescare nei tanti ambienti professionali che lo hanno sostenuto: l’Università dell’Insubria ad esempio o ancora il mondo notarile e degli avvocati. Se vorrà legare la cultura al turismo, inoltre, per puntare sulla Varese che entri nel novero delle città turistiche avrà bisogno anche di una professionalità in quel campo.
Infine il ruolo di presidente del consiglio comunale: vorrà affidarlo alle opposizioni? Del centrodestra è escluso. Stefano Malerba chissà. La Lega Civica tuttavia ha un solo consigliere e affidargli il ruolo di arbitro vorrebbe dire perdere una tribuna in consiglio, mentre la Lega Civica ha invece uno stile un po’ più pungente.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.