Rizzi patteggia e torna in libertà
L'ex-braccio destro di Maroni, coinvolto a febbraio nell'inchiesta sulla sanità lombarda, ha proposto 2 anni e 8 mesi mentre per la moglie, in abbreviato, il pm ha chiesto una pena di 8 mesi. Il 20 luglio la decisione del Gup
Fabio Rizzi è nuovamente un uomo libero. Anche l’ultima misura cautelare, quella degli arresti domiciliari, è stata revocata. Lo annuncia il legale Monica Alberti: «Da ieri non è più ristretto ai domiciliari – ha dichiarato – abbiamo proposto un patteggiamento della pena a 2 anni e 8 mesi che sconterà con l’affidamento in prova».
L’ex-braccio destro di Roberto Maroni ed ex-consigliere regionale della Lega Nord era stato arrestato a febbraio nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità lombarda che ha investito il sistema delle cliniche dentistiche convenzionate con la Regione, in particolare quelle legate a Maria Paola Canegrati che attraverso le sue società si era aggiudicata numerosi appalti per la gestione di queste cliniche, corrompendo funzionari del mondo sanitario, regionale e politici tra i quali lo stesso Rizzi.
Rizzi e la compagna sono accusati di aver favorito il sistema, il primo mettendosi a disposizione dell’imprenditrice e facendole vincere numerosi appalti, la seconda come terminale della corruzione facendosi inserire nelle società della Canegrati. Per la consorte di Rizzi, in sede di rito abbreviato, il pm ha chiesto la condanna a 8 mesi mentre il legale ha chiesto l’assoluzione. Il 20 luglio si terrà l’udienza davanti al Gup del Tribunale di Monza che dovrà decidere anche per definire il patteggiamento del politico varesotto.
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Quindi in Italia, un politico ruba i soldi dei cittadini (tanti) se viene beccato, patteggia, al massimo fara’ i servizi sociali(??) gli verra’ forse chiesto di restituirli e non si sa se lo fara’ davvero.. e poi ritorna a fare il politico, ops il ladro? Davvero e’ cosi? Non lo sapevo!