Romano e Sparacia commentano i risultati
E soprattutto, come si muoveranno in previsione del ballottaggio di domenica 19 giugno?
I giochi sono fatti: si tornerà alle urne domenica 19 giugno, quando si dovrà scegliere se votare Andrea Cassani o Edoardo Guenzani. Ma che cosa pensano gli altri candidati sindaco di questo risultato? E soprattutto, come decideranno di muoversi? Sono queste le domande che abbiamo fatto a Pietro Romano e a Gianni Sparacia.
«Siamo veramente felici del risultato perché la nostra lista nasce praticamente ieri – così commenta il candidato sindaco di Gallarate Futura Pietro Romano, che ha ottenuto il 2,10% dei voti – e, per di più, sono contento di aver battuto il nostro caro amico Sparacia che ci aveva estromesso dalla sua lista. Il nostro messaggio era quello di demonizzare la politica pur facendo politica concreta, tenendo sempre presente che il maggior partito è quello dell’astensionismo e dell’antipolitica. Come avevo già detto in tempi non sospetti, al ballottaggio non appoggerò né Cassani né Guenzani: la gente adesso è libera di farsi del male da sola, non ci schieriamo da nessuna parte. Capisco che la gente voti i partiti che vanno di moda, eravamo consapevoli che le liste civiche non avessero grandi speranze. Questo è il quadro e il sunto del pensiero di Gallarate Futura. Ma è proprio adesso che verrà il bello e che si scopriranno gli altarini: sono curioso di vedere come si muoveranno le parti in gioco».
Leggi anche commenti di Piero Osvaldo Bossi, candidato della sinistra-sinistra
«Un risultato che mi aspettavo», commenta Gianni Sparacia, candidato sindaco di Gallarate Civica che ha ottenuto l’1,98% di voti «Soprattutto dopo le vicende interne alla mia lista avvenute in questi mesi. Se inizialmente pensavo a mille voti, averne presi circa la metà dopo la scissione è normale. Mi dispiace che tanti non conoscano la vera verità, però al ballottaggio vedremo che cosa succede». E a proposito di ballottaggio, quale sarà la sua mossa? «Io sono coerente, valuterò le strade che mi si presenteranno e se vedrò l’opportunità per mettere in gioco ciò che io posso essere per la città, io che vivo per Gallarate, allora deciderò. Anche perché, al ballottaggio, i miei voti non saranno solo questi. Ho già sentito il mio amico Rocco Longobardi stanotte, anche lui dovrà prendere una decisione, ci siamo scambiati alcune prime impressioni. Ciò che mi dispiace maggiormente è che io, da uomo “del fare”, saprei come stravolgere la città, facendo in modo che grandi investitori arrivino a Gallarate. Non voglio criticare nessuno e, se non avrò la possibilità di mettere in atto i miei progetti, mi ritirerò dal mondo della politica e mi concentrerò sulla stesura del mio secondo libro».
Leggi anche i commenti a caldo degli altri candidati
Camilla Malacarne
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