Basta graduatorie, i docenti li sceglie il preside
Accordo trovato tra Ministero e Sindacati per innovare sulla chiamata dei professori. Il modello, però, suscita perplessità tra i dirigenti: la nota dell'organizzazione dei presidi lombardi
Quella di domani, martedì 12 luglio 2016, potrebbe diventare una giornata storica per la Scuola italiana. Dovrebbe completarsi l’iter previsto dalla legge 107 per l’assunzione “a chiamata” dei docenti. Non più presi da una graduatoria ma indicati dal dirigente che li sceglie in base alla proprie necessità.
In linea di principio si tratta di una grande novità ma che, per essere applicata, ha bisogno di una serie laboriosa di passaggi e procedure per le segreterie.
Si prevede che, probabilmente entro il 18 luglio, i docenti aggiornino il proprio curriculum sulla piattaforma Istanze on line.
I digeriti proporranno gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento. La procedura di scelta avverrà contestualmente a livello nazionale: ci sarà un termine dato ai dirigenti per cercare le figure, una data ultima per i professori per avanzare le candidature e una fine contestuale della procedura di formalizzazione dell’incarico.
L’avviso del dirigente è relativo a figure delineate da 4 elementi caratteristici. Le qualità vengono indicate dall’elenco predisposto che deve essere definito in questi giorni.
Orizzontescuola.it anticipa le possibili aree di titoli:
Servizio: insegnamento in scuole
- inseritee in aree a rischio e immigrazione
- con progetti di sperimentazione Miur
- con corsi di educazione per gli adulti
- collocate all’estero
Titoli di studio e culturali
- specializzazione sostegno
- metodo montessori, pizzigoni..
- master
- dottorati
Certificazioni
- certificazioni informatiche
- certificazioni linguistiche
- livello linguistico
- italiano L2
- master DSA
Formazione realizzata dalla scuola o dall’Amministrazione
- didattica
- disciplinare
- orientamento
- dispersione
- integrazione
- alternanza scuola-lavoro
- cittadinanza e costituzione
- DSA/BES
- didattica laboratoriale
- nuove tecnologie e didattica
- pratica sportiva
Collaborazioni con Università
- Attività di ricerca
- Contratti per l’insegnamento
Incarichi
- relatore/tutor/moderatore
- tutor di tirocinanti/neoassunti
Mobilità all’estero
Partecipazione ai progetti Socrates ed Erasmus
In base ai requisiti richiesti si manda il proprio curriculum che il dirigente inserirà in una classifica interna. Nel caso ci fossero più aspiranti con i medesimi requisiti, si guarda al punteggio della graduatoria di mobilità.
Il sistema, destinato a modificare profondamente il metodo di chiamata effettuato negli anni passati, lascia però ampi spazi di critica. Molto dubbioso è il sindacato dei presidi lombardi ANP: « Può una sequenza contrattuale, definita a livello centrale, prevedere tutti i requisiti idonei a soddisfare le esigenze dei PTOF delle oltre 8000 istituzioni scolastiche autonome?
E cosa succederà in quelle scuole i cui PTOF non fossero in linea con i requisiti centralmente definiti?
È così che l’Amministrazione intende dare “piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59” come previsto dall’art. 1, comma 1 della legge 107/2015? Con un nuovo provvedimento centralistico – concordato con le OO.SS. di comparto – dal carattere contorto e basato, ancora una volta, su graduatorie costruite su titoli e anzianità che non sono garanzia di competenza?
E che ne è delle prerogative dirigenziali – poste a garanzia dell’utenza – di scelta dei docenti in base alle caratteristiche di ogni singolo PTOF e alle specifiche esigenze della scuola e del territorio?
E, dopo tutto questo, si pretenderà di valutare i dirigenti sulla base dei risultati conseguiti mediante personale che, nei fatti, non potranno scegliere?
L’ANP, non accettando questa logica, invita l’Amministrazione a non deludere le aspettative di una scuola diversa, suscitate con la promulgazione della Legge 107/2015, e a non ledere le prerogative professionali dei dirigenti scolastici, tutelate dai principi fondamentali dell’ordinamento»
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