È morto Bernardo Caprotti, il papà di Esselunga
Attivo in azienda fino al 2013, aveva quasi 91 anni. I funerali, come da lui richiesto, si terranno in forma privata
Il fondatore di Esselunga, Bernardo Caprotti, è morto venerdì 30 settembre all’età di quasi 91 anni, li avrebbe compiuti il prossimo 7 ottobre. È stato per decenni, fino al 2013, alla guida della catena di supermercati diffusi in tutto il centro e nord Italia, che è arrivata ad avere oltre 22mila dipendenti. Le esequie, come da lui richiesto prima della morte, saranno eseguite strettamente in forma privata.
Insieme ai fratelli, nel 1957, Caprotti è stato tra i soci italiani della Supermarkets Italiani S.p.A., fondata alla International Basic Economy Corporation di Nelson Rockefeller. Dai cui nacque poi la catena Esselunga, importando dagli Stati Uniti il sistema di organizzazione della grande distribuzione.
«Stasera è mancato il nostro dottore e con lui abbiamo perso un pezzo del nostro cuore – si legge nella lettera che è stata inviata in serata ai dipendenti di Esselunga -. Ci ha lasciato il nostro fondatore, la nostra guida, il nostro ispiratore. Con la sua presenza quotidiana ci è stato costantemente vicino, soffrendo e gioendo con ciascuno di noi e facendo sue le nostre personali vicende. Fino all’ultimo, come sempre del resto, la sua preoccupazione più grande è stata rivolta alle donne e agli uomini di Esselunga, alle loro famiglie, al loro presente e al loro futuro. Il suo grande insegnamento e i suoi valori rimangono il nostro impegno per il futuro».
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