“No all’agonia dell’Ospedale Ondoli”
Il comitato per l'Ospedale chiede ai sindaci e agli amministratori del territorio un impegno attivo per evitare il depotenziamento della struttura

Pubblichiamo un intervento di Valeria Tognoli, Andrea Bagaglio e Marco Brovelli a nome del Comitato spontaneo permanente Ospedale di Angera a commento dell’attuale situazione delle strutture dell’area del Verbano.
Gli scenari di questi giorni e le numerose notizie di stampa apparse sulla situazione del nostro Ospedale cittadino, da parte di alcune Organizzazioni Sindacali, di Addetti ai Lavori e di alcuni Rappresentanti Politici, confermano purtroppo quello che molto tempo sembrava essere solo un brutto presagio, ovvero il lento e continuo depotenziamento della Struttura Ospedaliera di Angera.
All’epoca ci avevano accusato di fare dell’allarmismo ingiustificato, di protagonismo e di sfruttare il Comitato per fini di pura pubblicità, altri addirittura di appartenenza politica. Ma i fatti, purtroppo, ci riportano ad una dura e semplice realtà.
Il Reparto di Chirurgia Generale non sarà più quello di oggi se il nuovo Piano Operativo Strategico Aziendale non verrà modificato. Il Reparto di Radiologia è oramai del tutto svuotato e senza personale. Il Reparto di Ginecologia vive con la spada di damocle della carenza dei parti e, se altri reparti dovessero essere riconsiderati, la sua agonia sarebbe solo rimandata.
E tutto questo si riassume con una semplice frase : la lenta agonia dell’ospedale Ondoli di Angera. La Petizione che ha visto oltre 6.000 firme di tantissimi cittadini evidentemente non interessa a chi amministra la nostra Regione, tanto è vero che nessuno fino ad ora ha mosso un dito per rispondere a due semplici richieste in essa contenute : La Salvaguardia della Struttura Ospedaliera e di tutti i servizi fino ad ora garantiti; La presenza del Punto Nascite.
Ma il Comitato non si ferma certamente qui. Anzi invitiamo tutti gli Amministratori che hanno veramente a cuore il destino dell’Ospedale di Angera a fare atti concreti per la sua sopravvivenza , per esempio: coinvolgere i Consigli Comunali dei Comuni che usufruiscono dell’Ospedale di Angera con la presentazione di ordini del giorno e mozioni per chiedere la sospensione di tutti quegli atti e provvedimenti che ne mettano a rischio la sua sopravvivenza e, dall’altro di ottenere l’implementazione di tutti i servizi esistenti; sensibilizzare la Cittadinanza sull’importanza strategica e sociale dell’Ospedale di Angera; elevare il grido di protesta verso una Riforma che così rischia soltanto di far peggiorare lo stato della salute pubblica. DICIAMO NO AI TAGLI SULLA SANITA’ PUBBLICA.
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