Il cestino dei rifiuti diventa “intelligente”

Parte da Morazzone la sperimentazione di Coinger: verranno sostituiti tutti e sarà impossibile gettare materiale ingombrante

Coinger generiche

Cestini dei rifiuti, si cambia “musica”. Ora sono spesso inutilizzati o usati male: bisogna ripensarne la funzione e sarà Morazzone a fare da apripista tra i comuni di Coinger.

L’annuncio oggi che la campagna di informazione è pronta e si può pensare ad una prima sperimentazione.

“I cestini dei rifiuti vengono usati in maniera impropria – spiega Paride Magnoni direttore di Coinger (nella foto) – Ora si gettano bottiglie di vetro o plastica, carta senza alcuna selezione ma non solo: la gente utilizza i cestini urbani per gettare sacchi ingombranti della pattumiera di casa e se non ci entrano vengono appoggiano a terra. Tanto si sa che prima o poi qualcuno passerà a svuotare il cestino e quindi ritirerà anche il sacco della pattumiera di casa”.

E come sempre accade dove non arriva il buonsenso arrivano nuove regole; così Coinger, su proposta del comune di Morazzone, sostituirà tutti i cestini. “Intanto li abbiamo mappati – spiega il direttore di Coinger – Allo stato attuale a Morazzone ce ne sono 54 per 4200 abitanti. Non pochi, ma in alcuni punti sono inutilizzati, in altri si sovrappongono. Noi li ridurremo di numero, decideremo insieme all’amministrazione di quanto, e poi li sostituiremo tutti”.

I cestini saranno più piccoli di dimensione e con una sorta di copertura e questo dovrebbe impedire che vengano gettati rifiuti di grosse dimensioni (cartoni della pizza, sacchi dell’immondizia pieni). Non scoraggerà certo chi ha sempre trattato l’area intorno ai cestini come “mini discariche” ma per loro c’è sempre la sanzione che in alcuni comuni può arrivare a 500  euro. 

“Cominceremo da Morazzone – dice ancora Paride Magnoni – poi l’intenzione è applicare la stessa rivoluzione anche agli altri 26 comuni che si appoggiano a Coinger”.

“Abbiamo accettato di buon grado la proposta di Coinger – spiega l’assessore di Morazzone Valter Ghiringhelli – Sentiamo forte la necessità di razionalizzare un servizio che ora non dà i risultati sperati. I cestini pieni danno la sensazione di inefficienza, ma non è così: vengono svuotati quattro volte la settimana, anche troppo, se fossero usati meglio non sarebbe necessario un passaggio così frequente“.

Lo slogan studiato dalla società Airone Servizi che segue la comunicazione per Coinger è semplice ed efficace: “Io non ci sto”.

“Nel doppio significato di non sposare un comportamento scorretto che danneggia l’ambiente, e in quello che sarà impossibile gettare nei nuovi cestini oggetti ingombranti.  L’hashtag è #iobuttobene che sarà l’elemento conduttore di altri campagne”.

Quella di Morazzone quindi sarà la prima tappo: l’obiettivo di Coinger è sostituire poco alla volta i 1500 cestini disseminati sui 130 chilometri quadrati della nostra provincia. 

“Poi certo bisognerebbe cambiare la mentalità della gente e questa è senza dubbio la cosa più complessa – conclude il direttore di Coinger – Se ci portiamo dietro una bottiglietta d’acqua di plastica tutto il pomeriggio, possiamo anche portarla a casa, schiacciarla e gettarla nel sacco giallo. Perché buttarla, intatta, nel primo cestino dei rifiuti? Finirà nell’indifferenziata. Possiamo fare meglio”. E il nuovo cestino ci aiuterà.

 

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Pubblicato il 22 Novembre 2016
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