Dai reparti alla scrivania, l’ultimo incarico del medico killer
All'ospedale Ondoli, dove Leonardo Cazzaniga è stato arrestato, il medico non svolgeva funzioni sanitarie ma gli erano stati affidate mansioni burocratiche

L’arresto, in ospedale ad Angera la mattina del 29 novembre, e le notizie diffuse nelle ore successive in merito agli omicidi che sarebbero stati compiuti dal medico Leonardo Cazzaniga, che si definiva “l’angelo della morte” hanno colto di sorpresa e lasciato preoccupate e senza parole molte persone che lavorano nella struttura o la frequentano per motivi di salute.
Cazzaniga era stato trasferito temporaneamente, da circa otto mesi, dall’ospedale di Saronno a quello di Angera, dove svolgeva funzioni di supporto amministrativo e si occupava essenzialmente di pratiche burocratiche. Non erano conosciute dai suoi colleghi le ragioni alla base dello spostamento e del cambio di mansioni. All’Ondoli è da precisare che non aveva incarichi legati alla funzione di anestesista né funzioni sanitarie e non operava all’interno dei reparti ma lavorava in un ufficio.
Chi lo ha conosciuto in questi mesi lo ha descritto come una persona particolare ma anche un uomo brillante, dai modi gentili e un medico competente con il quale era possibile avere discussioni tecniche riguardanti la medicina. Una persona originale e forse più di uno si è interrogato sulle ragioni che lo avessero portato a perdere la sua precedente funzione ma certo nessuno poteva sospettare di più in merito ai fatti e agli inquietanti risvolti emersi dalle indagini su Cazzaniga e sulla sua compagna, l’infermiera Laura Taroni.
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