La città ricorda i deportati della Comerio con Nando Dalla Chiesa
Il sociologo sarà l'oratore ufficiale della 73esima commemorazione della deportazione della commemorazione interna dell'azienda da parte dei nazisti
E’ in programma sabato 14 gennaio la commemorazione del 73° anniversario della deportazione della commissione interna della ditta “Comerio Ercole” di Busto Arsizio.
Il 10 gennaio 1944 alcuni lavoratori della ditta Comerio, Vittorio Arconti, Arturo Cucchetti, Ambrogio Gallazzi, Alvise Mazzon, Giacomo Biancini, Guglielmo Toia e Melchiorre Comerio, colpevoli di aver fomentato uno sciopero, vennero arrestati. Solo Comerio, fratello del titolare della ditta, venne rilasciato, gli altri furono deportati nel campo di sterminio di Mauthausen. Arconti, Gallazzi e Cucchetti non fecero ritorno a casa. Mazzon morì qualche mese dopo la fine del conflitto per gli stenti subiti nel campo.
La manifestazione ricorderà anche i lavoratori della Comerio che hanno perso la vita per la Libertà, i partigiani Giovanni Ballarati, Luigi Caimi, Rodolfo Mara, Bruno Raimondi e Mario Vago.
La cerimonia prenderà il via alle 16.30 al parco “Comerio” (via Magenta/via Espinasse), dove si trova la lapide a ricordo del tragico avvenimento, con un momento di raccoglimento e posa delle corone.
Ci si sposterà poi alla sala conferenze del museo del Tessile in via Volta dove, alle 17.00, si svolgerà la commemorazione con gli interventi del rappresentante sindacale delle RSU della ditta “Comerio Ercole”, del sindaco Emanuele Antonelli e dell’oratore ufficiale, il prof. Nando Dalla Chiesa, ordinario di Sociologia della criminalità organizzata presso l’Università degli Studi di Milano.
Alle ore 18.30 nella chiesa San Michele Arcangelo è in programma la santa Messa.
Si segnala che alle 16 presso l’Associazione culturale Spazio Arte Carlo Farioli (via Pellico 15) sarà inaugurata la mostra “O terra di Ionia” di Federico Simonelli. Anche quest’anno, l’Associazione presenta, nell’ambito degli appuntamenti commemorativi, un’esposizione suggestiva di lavori di impegno civile come stimolo alla cittadinanza e alla tematica della Memoria, per “non dimenticare”.
La mostra presenta una serie di opere realizzate dall’artista (sindaco di Fagnano Olona, ndr) che si ispira a un lavoro di ricerca sulla temporalità dell’esistenza. Il titolo dell’esposizione è mutuato dai versi di una poesia di Kavafis, (O terra di Ionia) il più grande poeta alessandrino, che nel suo accorato grido piange la sua terra d’elezione (la Grecia) calpestata e distrutta dai conflitti bellici.
La mostra sarà visitabile presso lo Spazio Arte Carlo Farioli sino a domenica 29 gennaio nei seguenti orari: da giovedì a sabato dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 10.30-12.00/16.30-19.00.
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