Problemi alle Poste, un mese per tornare alla normalità
Dopo i disservizi degli ultimi mesi ecco le promesse fatte da Poste Italiane ad un gruppo di deputati PD, a partire dallo stop alla chiusura degli uffici postali
Stop alla chiusura di uffici postali nei comuni sotto i 5000 abitanti con ridefinizione degli orari, riorganizzazione dell’attività dei portalettere anche con strumenti digitali, disponibilità a verificare i periodi segnati da criticità, partecipazione a tavoli regionali per verificare la qualità del servizio e rafforzamento delle strutture, in particolare con l’investimento di 9 milioni di euro per attivare a Roserio un centro di smistamento in aggiunta a quello di Peschiera Borromeo.
Sono questi gli impegni presi da Poste Italiane davanti alla delegazione di deputati del Partito Democratico Angelo Senaldi, Daniele Marantelli e Maria Chiara Gadda che giovedì 26 gennaio ha chiesto conto dei ricorrenti ritardi che si registrano nella consegna della corrispondenza. La delegazione ha riportato i disagi, anche di natura economica, lamentati da cittadini e sindaci in diversi territori. Poste Italiane ha riconosciuto che, per il sovrapporsi di picchi di consegne, si sono verificate criticità soprattutto nel periodo natalizio. Ha inoltre stimato in circa un mese l’arco di tempo necessario a superare il problema e comunicato le azioni che intende intraprendere per evitare futuri disservizi.
Preso atto dell’impegno da parte di Poste Italiane, i deputati hanno manifestato la volontà di tenere sotto monitoraggio l’andamento del servizio e hanno presentato alcune proposte, come la riattivazione di tavoli provinciali ai quali siedano rappresentanti di Poste Italiane e amministratori locali. Sono stati proposti anche incontri con le comunità locali per promuovere i servizi telematici (utili nel velocizzare i tempi ma anche nel venire incontro alle necessità di chi, per qualunque ragione, fatica a muoversi) e la possibilità di richiedere servizi wi-fi in tutti gli uffici postali, inclusi quelli dei piccoli comuni.
In generale, i componenti della delegazione continueranno, se necessario, a sollecitare Poste Italiane sulla previsione dei picchi di lavoro, sull’individuazione dei periodi problematici, sulla qualità del servizio, sulla catena e sulla tracciabilità delle consegne.
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