La Cgil chiede una data certa per il referendum
I sindacalisti in presidio davanti alla Prefettura chiedono che il Governo decida il giorno della consultazione. «Abbiamo consegnato al Prefetto Zanzi una lettera personale di Susanna Camusso»
Questa mattina, 27 febbraio, la Cgil di Varese ha organizzato un presidio davanti alla prefettura per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza di avere una data certa per il referendum “Libera il lavoro con due sì. Tutta un’altra Italia”, con cui si chiede l’abrogazione dei voucher (lavoro occasionale o buoni lavoro) e delle norme che limitano la responsabilità sociale negli appalti.
Una delegazione della segreteria della Cgil varesina ha chiesto al prefetto di fare da tramite per mandare un messaggio al Governo affinché fissi una data certa per il referendum. La Camera del Lavoro di Varese ha annunciato a breve un porta a porta, in ogni condominio e in ogni quartiere, per informare le persone sui quesiti referendari.
«Abbiamo consegnato al Prefetto Zanzi – dice Umberto Colombo segretario della Cgil – una lettera personale di Susanna Camusso. Abbiamo chiesto al Prefetto, che ci ha dimostrato ancora una volta grande attenzione e disponibilità di farsi interprete presso il Consiglio dei Ministri perché venga fissata al più presto la data del voto referendario».
«È indispensabile che il governo fissi al più presto la data dei referendum – ha concluso Colombo – affinchè si possa ottenere l’abrogazione dei voucher che anche a Varese negano diritti fondamentali alle lavoratrici e ai lavoratori e si possa tornare alla responsabilità solidale e ad un maggior controllo della catena di appalti e subappalti. Invito tutti quanti ad intensificare da oggi la campagna referendaria con un “porta a porta” della Cgil nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro e nei quartieri di ogni città della nostra provincia».
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