Centro anziani di via Tasso, l’assessore Arabini difende la nuova cooperativa
Secondo la responsabile dei Servizi Sociali «i dipendenti e la qualità del servizio della casa di riposo non saranno intaccati». Dall'opposizione la consigliera Berutti (Pd) chiede chiarimenti in commissione
L’assessore ai Servizi Sociali Miriam Arabini scende in campo nella vertenza sindacale che sta coinvolgendo l’associazione di imprese cooperative che ha preso in gestione il Centro per la terza età di via Tasso e i dipendenti della struttura che hanno annunciato un presidio di protesta dalle 13 alle 15 di venerdì per affermare la loro contrarietà alla riorganizzazione voluta dai nuovi gestori.
«Da parte nostra abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per salvaguardare il personale della struttura inserendo una clausola nel bando di assegnazione che prevedeva la riassunzione di tutti i lavoratori della struttura – spiega l’assessore ai Servizi Sociali – purtroppo non abbiamo voce in capitolo sulla riorganizzazione interna degli orari di lavoro e sulla decisione di confermare o meno i lavoratori a tempo determinato. Quello che posso assicurare è che non ci sono state decurtazioni di stipendio nonostante la riduzione del monte ore».
L’assessore, comunque, difende la cooperativa Dolce, capofila dell’associazione temporanea di imprese subentrata in via Tasso: «Si tratta di una delle realtà più importanti a livello nazionale che gestisce moltissime realtà anche più grandi della nostra in tutta Italia – prosegue l’assessore – se la preoccupazione dei lavoratori e dei sindacati è per i livelli qualitativi del servizio offerto io credo che possano stare tranquilli perchè nulla cambierà per gli ospiti. Credo invece che una forma di protesta come questa ricadrà proprio sulla qualità del servizio che i lavoratori vogliono difendere».
Intanto l’opposizione affila le armi e chiede già chiarimenti in commissione su quello che sta succedendo all’interno del centro di via Tasso. A farlo è la consigliera Pd Cinzia Berutti che ha protocollato un’interrogazione nella quale chiede lumi sui criteri utilizzati per l’assegnazione della gestione (e dell’ampliamento del centro, ndr) e quali sono state le conseguenze per i lavoratori.
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