Studenti “in toga” all’Università Cattaneo
Una settimana nel segno del diritto: gli studenti scoprono il corso di laurea in giurisprudenza alla Liuc. A un anno dalla laurea il 76,5% dei laureati è occupato

Studenti delle scuole delle province di Varese, Milano, Como e Monza per una tre giorni di full immersion nel mondo delle professioni legali: si è conclusa mercoledì la prima edizione della “Fabbrica del Diritto”, iniziativa di orientamento dedicata al corso di laurea in giurisprudenza della Liuc.
Gli studenti partecipanti (selezionati sulla base del profitto e dell’interesse per questi temi) hanno seguito alcuni workshop (dedicati ad esempio alla prova nel processo penale e alle risposte del diritto rispetto ad alcune scelte tragiche), ma si sono misurati soprattutto con attività esperienziali (simulazioni di processi civili e penali nell’aula tribunale della Liuc) e con la scoperta dei luoghi del diritto, ovvero il tribunale (sono andati in visita a quello di Busto Arsizio) e lo studio legale (in questo caso di Milano).
«Motivati, interessati e curiosi: così definirei i giovani che hanno partecipato alla nostra Fabbrica del diritto – commenta il prof. Alberto Malatesta, direttore della Scuola di Diritto della Liuc -. A tutti abbiamo cercato di trasmettere un messaggio tanto semplice quanto importante: studiare giurisprudenza oggi è un buon biglietto da visita sia per accedere sia alle classiche professioni legali sia per il lavoro in azienda. La strada che abbiamo scelto di percorrere qui alla LIUC, in linea con altre iniziative di formazione esperienziale, è quella del “toccare con mano». Luoghi, persone, temi e strumenti. Per capire se la curiosità è anche autentica passione e se potrà essere la base di un lavoro futuro”. [le foto ID=603579]
A un anno dalla laurea il 76,5% dei laureati Liuc in giurisprudenza è occupato (è il miglior risultato del collettivo universitario Almalaurea), mentre il tempo di inserimento nel mondo del lavoro è di 2,6 mesi (a fronte di una media Almalaurea di 4,5 mesi). Ancora, il 36,9% dei laureati Liuc ha effettuato almeno un periodo di studio all’estero (contro il 15,9% della media Almalaurea) e il 63,1% ha svolto un periodo di tirocinio o stage (contro una media Almalaurea che si ferma al 12,2%).
Nell’offerta formativa del corso di laurea in giurisprudenza della Liuc vengono particolarmente approfonditi il diritto d’impresa, compresi i rapporti transnazionali, e gli aspetti giuridici dell’innovazione. L’attenzione è rivolta soprattutto a settori strategici che permettono sbocchi lavorativi certi, a fronte di una preparazione completa.
Sono proposti dunque corsi specifici, alcuni dei quali in collaborazione con grandi studi legali internazionali e società di consulenza globali, che riguardano il diritto tributario, la proprietà intellettuale e industriale (marchi, brevetti ecc) e i sistemi alternativi di risoluzione delle controversie (arbitrato, mediazione ecc). Inoltre, è possibile conseguire una doppia laurea, caratterizzata dall’integrazione fra gli studi economici e giuridici, per conseguire in sei anni accademici il doppio titolo di laurea magistrale in giurisprudenza e in economia.
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