
False fatture, 10 milioni di Iva evasa
Il giro di nero riguarda quattro società operanti nel settore della compravendita di pallet e bancali risultate evasori totali. Tre gli imprenditori denunciati

Quaranta milioni di ricavi ignoti al fisco, 10 milioni di iva non pagata e quattro aziende finite sotto la lente delle fiamme gialle.

I militari Compagnia di Gallarate hanno concluso nei giorni scorsi una complessa attività di indagine nei confronti di quattro società operanti nel settore della compravendita di pallet/bancali di legno usati, tutte risultate essere evasori totali e radicate tra il Varesotto e il Milanese.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, ha consentito di accertare un articolato e consolidato sistema di frode, attuato attraverso l’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’omessa presentazione delle dichiarazioni sia dei redditi che dell’imposta sul Valore Aggiunto.
L’attività appena conclusa dai militari della Compagnia di Gallarate trae origine da una verifica fiscale posta in essere nei confronti di un operatore economico con sede nella Provincia di Varese, nei cui confronti i Finanzieri, coordinati dall’Autorità Giudiziaria meneghina, hanno eseguito mirati accertamenti su numerosi conti correnti bancari e postali intestati alle società oggetto d’indagine, che ha permesso di individuare la rete di clienti e fornitori che utilizzavano ed emettevano le fatture per operazioni inesistenti.
Le perquisizioni disposte dalla magistratura, eseguite in oltre 10 luoghi, perlopiù nell’hinterland milanese hanno permesso di acquisire documentazione fiscale di rilevante interesse.
Il complesso delle attività ha permesso il recupero a tassazione di circa 40 milioni di euro di ricavi ed un Imposta sul Valore Aggiunto per quasi 10 milioni di euro.
Tre imprenditori dell’hinterland milanese sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati previsti dal D.lgs. 74/2000 (omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’I.V.A., distruzione ed occultamento di documentazione contabile).
Nei confronti degli stessi è stata avanzata alla competente Autorità Giudiziaria proposta di sequestro preventivo sui beni di proprietà, quantificati in oltre 600.000 € e costituiti da 5 immobili, 4 autoveicoli e quote societarie.
Il servizio svolto dalle Fiamme Gialle di Gallarate si inquadra nell’ambito delle direttive operative emanate dall’Autorità di Vertice, che mirano non soltanto al recupero di materia imponibile per le casse dello Stato, ma a contrastare, con decisione, tutti i comportamenti illeciti riconducibili a crimini di carattere economico-finanziaro.
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