La sfida elettorale a tre a Ferno
Due liste di centrodestra si contendono l'eredità dell'amministrazione uscente, tra le due cerca spazio il centrosinistra di Regalia
È una sfida a tre, piuttosto anomala, quella che si vive nelle elezioni 2017 a Ferno. Due sono le liste del centrodestra, entrambe eredi – nelle persone coinvolte – dell’amministrazione uscente. A loro si accompagna anche il candidato del centrosinistra.
Filippo Gesualdi, vicesindaco uscente, è il candidato di Progetto Ferno: è esponente di Fratelli d’Italia, ma ha deciso di presentarsi con una lista priva di simboli di partito, sottolineando l’elemento civico. Con lui c’è anche il sindaco uscente Mauro Cerutti (che si è allontanato da Forza Italia) e la lista sottolinea molto la continuità con il lavoro fatto negli anni passati.
Elena Piantanida è stata, fino ai primi di aprile, assessore alla cultura, prima della rottura con Mauro Cerutti (con lei se n’è andato anche l’assessore Giorgio Bertoni). Ora si candida con una lista che comprende anche i simboli di Lega Nord, Forza Italia e Udc, oltre alla componente civica di Ferno Viva. Si è così ricomposta l’alleanza tra le due principali forze del centrodestra, Lega e FI, che avevano rotto cinque anni fa. Con lei si ricandida anche Claudia Colombo, ex sindaco leghista che, con il Carroccio, è stata all’opposizione rispetto a Cerutti.
Tra i due litiganti del centrodestra (la campagna elettorale è stata già piuttosto animata) prova a incunearsi il centrosinistra, che candida Massimo Regalia, già in corsa nel 2012. A questo giro Regalia ha deciso di rinunciare del tutto ai simboli di partito e ha rafforzato l’elemento civico, anche nella lista.
La campagna elettorale si è scaldata lentamente, man mano, in particolare tra i due candidati d’area di centrodestra: Piantanida e Gesualdi (con Cerutti) si sono intestati entrambi il lavoro amministrativo svolto negli ultimi due anni. Ad esempio è emersa in modo chiaro – e pubblico – dopo la visita dell’assessore Sorte alla stazione Ferno-Lonate, invitato da Elena Piantanida: il sindaco Cerutti ha rivendicato il suo ruolo, avviando un botta-e-risposta piuttosto teso. Una dinamica che ha tagliato fuori in parte Massimo Regalia: tra centrosinistra e centrodestra c’è stato solo qualche scambio polemico dopo gli arresti a Lonate. Lo spostamento della comandante Fossati (oggi lodata per la sua onesta intransigenza) fu condiviso almeno formalmente (nella delibera di giunta dell’Unione Lonate-Ferno), anche da Gesualdi e Cerutti. Il centrodestra in generale si è tenuto alla larga dalla vicenda lonatese, per evitare imbarazzi per entrambi i contendenti (Ferno non c’entra comunque nulla con l’inchiesta lonatese).
In un periodo di risorse piuttosto limitate per i Comuni, è da notare che Regalia e Gesualdi hanno messo in evidenza nel programma un impegno per una nuova opera (la chiusura della tensostruttura per Regalia, una nuova biblioteca per Gesualdi).
Elezioni Ferno: le giunte proposte dai candidati
Interessante che, a questo giro, tutti e tre i candidati abbiano deciso di giocare la carta della trasparenza, indicando preventivamente la squadra di governo che li affiancherà.
Gesualdi porterebbe in giunta Daniela Vendramin, Sarah Foti, Mauro Cerutti e Alfredo Sabetti.
Piantanida avrebbe nella sua squadra Giorgio Bertoni, Isabella Foresti, Mattia Ludovico Piantanida e Claudia Colombo.
Regalia schiererebbe nella sua giunta Adriana Reghenaz Soldavini, Andrea Perciante, Barbara Ferrario, Davide Testa.
L’intervista a Massimo Regalia
L’intervista a Filippo Gesualdi
L’intervista a Elena Piantanida
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