“Perchè amo il mio lavoro”, la lettera di un’educatrice dei nidi di Busto
La lettera di Un'educatrice che lavora in un nido di Busto Arsizio, in cui prova a raccontare il suo lavoro da un punto di vista diverso dopo le tante polemiche sulla questione del taglio delle indennità di turno
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un’educatrice che lavora negli asili nido di Busto Arsizio in merito alla vicenda che le vede contrapposte all’amministrazione nella vertenza sul taglio dell’indennità di turno.
Gentile redazione,
sono una educatrice del comune di Busto Arsizio coinvolta purtroppo nel caos che in questo anno ci sta travolgendo.
Sono stanca dei toni accesi di questi tempi , mi piacerebbe poter dare una versione diversa di questa vicenda.
Amo il mio lavoro e ho scritto dei pensieri che mi piacerebbe potessero arrivare ai cittadini.
Ve li giro chiedendoci di poterli pubblicare, in modo anonimo per tutelare il mio ruolo.
Perché amo il mio lavoro?
Lo amo perché fare l’educatrice al nido significa costruire relazioni di fiducia.
Fare l’educatrice al nido significa entrare ogni giorno in punta di piedi nella vita di una mamma e di un papà che lasciano fra le mie braccia ciò che hanno di più prezioso.
Fare l’educatrice al nido significa accogliere tutto quello che i bambini portano ed entrare in empatia con loro.
Fare l’educatrice al nido significa avere fiducia nelle capacità di ogni bambino e fornirgli le condizioni per farle emergere tutte.
Fare l’educatrice significa saper stare sulla soglia senza invadere l’altro con con la propria idea di buona educazione , significa aver fiducia nelle famiglie e sostenerle.
Per fare tutto ciò serve tempo, serve energia, serve calma.
Fare l’educatrice al nido significa ESSERE educatrice.
Oggi più che mai vedo il mio lavoro trattato con una superficialità che mai avrei immaginato , con una leggerezza che mi disarma e mi ferisce.
Poi ci sono i momenti come questo che rimettono a posto tutte le emozioni: perché per addormentare un bimbo consentendogli di sentirsi sereno solo tenendosi stretto alla tua mano, non basta un giorno, non ne bastano 10, serve il tempo per costruire la Fiducia.
I politici e gli amministratori dovrebbero guardare questa immagine e forse ogni cosa recupererebbe la dimensione e il valore che merita.
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