Elmec Solar lancia “Zhero”, innovativo sistema di accumulo energetico
Zhero della UNE utilizza batterie al sodio. È un sistema “all-in-one” (completo di tutto) che va semplicemente associato all’impianto fotovoltaico senza l’aggiunta di inverter, interfacce e quadri elettrici
Lo scorso giugno Elmec Solar, azienda del gruppo Elmec, leader nella progettazione, istallazione e distribuzione di impianti fotovoltaici ed energy storage, ha firmato un accordo con la Une (giovane realtà nel campo delle energie rinnovabili e dei materiali ecologici) per la distribuzione esclusiva in Italia di Zhero. L’innovativo sistema di accumulo energetico sicuro ed ecologico ideato dalla start-up emiliana si avvale dell’uso di speciali batterie al sale (che sfruttano la tecnologia sodio-nichel) brevettate dalla FZSoNick, società del gruppo FIAMM. (foto, da sinistra, Giuliano Scaltriti e Alessandro Villa)
L’accordo tra le due società è stato ufficializzato giovedì 13 luglio nella conferenza stampa di presentazione di Zhero, tenutasi presso a Brunello dove ha sede Elmec Solar.
L’amministratore delegato Alessandro Villa ha ribadito l’attenzione che la Elmec ha sempre riservato nei confronti del mercato ecosostenibile, motivo per cui non si è lasciata sfuggire l’occasione della partnership con la Une, il cui progetto principale Zhero è un prodotto rivoluzionario nel campo delle energie rinnovabili.
A seguito dell’introduzione di Villa è stato l’amministratore unico della Une Giuliano Scaltriti che ha descritto Zhero. «È un sistema innovativo nato sei anni fa – ha detto Scaltriti – e ha ricevuto il prestigioso riconoscimento con il Sigillo di Eccellenza rilasciato dalla CE nell’ambito del programma Horizon 2020, mentre nel 2016 ci siamo aggiudicati il progetto europeo per le energie rinnovabili InteGridy insieme ad altri 30 partner europei».
In questi anni sono stati istallati e monitorati una ventina di prototipi, perfettamente funzionanti e performanti, anche grazie al controllo remoto che consente di operare interventi a distanza. Inoltre Zhero ha partecipato al progetto scientifico “Biosphera 2.0” (promosso tra gli altri dal Politecnico di Torino e dall’Università della Valle D’Aosta), gestendo interamente l’energia prodotta dai pannelli solari di una casa passiva itinerante per mostrare la possibilità di raggiungere l’autonomia energetica in qualsiasi contesto geografico.
Zhero è sostanzialmente un sistema di energy storage, il cui compito è quello di raccogliere, conservare e gestire autonomamente l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici in modo da ottimizzare l’autoconsumo a seconda delle esigenze del proprietario. Ciò che lo differenzia dai prodotti degli altri competitor sono alcune caratteristiche particolari, a partire dall’utilizzo delle già citate batterie prodotte da FZSoNick. Si tratta di batterie al sodio (ricavato dal sale) e non al litio come le altre soluzioni di accumulo presenti sul mercato. Il sodio è gestito in totale sicurezza e rispetto al litio non presenta problemi di smaltimento.
Zhero è poi un sistema “all-in-one” (completo di tutto) che va semplicemente associato all’impianto fotovoltaico senza l’aggiunta di inverter, interfacce e quadri elettrici, che sono già inclusi all’interno; è facile da istallare, ha un sistema di back-up e un software integrato che consente la gestione ottimale dell’energia prodotta. Inoltre può condividere con altri utenti l’eventuale surplus energetico essendo già predisposto per le Smart Grid.
Tutte queste caratteristiche fanno di Zhero un sistema innovativo. Sistema è un termine su cui Une insiste parecchio perché offre la possibilità di “dialogare” soprattutto grazie al controllo remoto che consente di implementarlo con upload a distanza senza l’intervento dei tecnici. Non a caso il pensiero ricorrente dei rappresentati Une è “il nostro è un sistema; quelli dei competitor sono prodotti”.
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