Welfare, nuovi interventi per 50 milioni

Tra le novità, il Comune applicherà la compartecipazione al pagamento delle rette per le comunità educative per minori

palazzo marino comune milano

Trentotto milioni di euro per l’accoglienza dei minori e delle loro mamme in comunità educative e 12,8 milioni per assicurare il trasporto e l’accompagnamento verso i Centri diurni disabili per persone con disabilità grave e gravissima. Per un totale di 50 milioni di euro in nuovi interventi, confermati oggi con due provvedimenti approvati dalla Giunta.

Un pacchetto di risorse e innovazioni destinate a 2.500 minori e 850 persone con disabilità, con qualche importante novità riguardante le comunità minori.

Minori

Il Comune di Milano applicherà la compartecipazione Isee al pagamento della retta per l’accoglienza di minori in comunità educative, in base all’Isee familiare, laddove il genitore o i genitori in presenza di maltrattamenti o abusi ai danni dei figli, ne abbiano determinato l’allontanamento. La Giunta ha individuato le fasce di riferimento Isee su cui sarà commisurata la compartecipazione. Fino a 17.000 euro è confermata la gratuità. Da 17.000 a 40.000 euro la compartecipazione. Al di sopra dei 40.000 la famiglia contribuirà totalmente al suo pagamento.

Le tipologie di soluzioni di accoglienza passeranno da tre a sei: a comunità educativa, comunità familiare e alloggio per l’autonomia si uniranno la comunità genitore bambino (anche padre e non solo madre), l’accoglienza di pronto intervento per minori stranieri non accompagnati (16-18 anni), l’alloggio per la pre-autonomia per minori stranieri non accompagnati.

“La nostra è una scelta culturale – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – che pone di fronte alle proprie responsabilità il genitore o i genitori rei di abusi o maltrattamenti nei confronti dei figli che, allontanati da casa con decreto del Tribunale, sono accolti e protetti in una comunità educativa. Questo non vuol dire che se un genitore non pagherà, lasceremo il bambino senza accoglienza, o che intendiamo recuperare risorse perché dobbiamo operare dei tagli. Milano sta investendo sempre di più su politiche sociali innovative e ogni anno impieghiamo 38 milioni di euro per ospitare in media 2.500 minori e 370 madri. Non diminuiremo questa cifra, ma laddove ci saranno i presupposti, obbligheremo i genitori a farsi carico del mantenimento dei propri figli”.

Queste sono alcune delle novità contenute nella delibera con cui sono state approvate le linee di indirizzo per l’aggiornamento del sistema di accreditamento delle unità di offerta residenziale per minori e per la stipula delle convenzioni attraverso la formazione di elenchi di unità di offerta residenziale rivolte a minori. L’altra, rilevante per i gestori, riguarda l’adeguamento Istat delle rette per le comunità operanti sul territorio del Comune di Milano. La seconda novità è riferita all’adeguamento Istat delle rette per le comunità presenti sul territorio del Comune di Milano con un primo incremento delle risorse pari a 180.000 euro (a cui si aggiungeranno nei prossimi mesi ulteriori risorse proveniente da legge 285).

L’accoglienza in struttura residenziale per i minori comporta interventi annui per 38 milioni di euro, dieci milioni dei quali riferiti all’accoglienza madre bambino. Attualmente il sistema di accoglienze residenziali di minori in carico all’Amministrazione è in grado di offrire ospitalità a 2.500 minori in media all’anno, comprese circa 365 mamme con minori con questa distribuzione: 1.200 in strutture a Milano e il resto in strutture ubicate in altri comuni della Lombardia o in altre regioni.

Persone con disabilità

“Insieme a questa disposizione – aggiunge l’assessore Majorino – oggi abbiamo anche approvato l’adeguamento all’indice Istat delle rette per le comunità che operano a Milano, convinti che le richieste riguardanti la qualità del servizio fornito debbano andare di pari passo con l’appropriatezza delle rette. Infine abbiamo migliorato l’offerta di soluzioni residenziali, prestando attenzione in particolare all’età dei ragazzi accolti e alla possibilità di estendere l’accoglienza anche al nucleo padre – bambino”.

Riguardo all’area disabilità, è stato approvato uno stanziamento di 12,8 milioni di euro per il trasporto e l’accompagnamento di 850 persone con disabilità – 40 in più rispetto alle attuali – confermando un impegno in termini di risorse che dal 2010 è cresciuto del 38% passando da 34,2 milioni di euro ai 47,1 che abbiamo messo a bilancio per il 2017.

Compartecipazione e simulazione

L‘applicazione della compartecipazione della famiglia fa riferimento alle norme del Codice Civile (articoli 147 e 315 bis) riferite all’obbligo posto a carico dei genitori di mantenere, istruire, educare ed assistere moralmente i figli, obbligo che non viene meno con l’allontanamento del minore dalla propria famiglia su disposizione dell’Autorità giudiziaria. Sarà applicata in caso di maltrattamenti o abusi, secondo fasce Isee di contribuzione così ripartite:

– gratuità fino a 17.000 euro;

– da 17.000 a 40.000 euro (compartecipazione determinata in base a formula di calcolo che mette in relazione i livelli Isee con la retta massima giornaliera);

superiore ai 40.000 euro pagamento della retta massima giornaliera.
È prevista la gratuità anche per i collocamenti effettuati nei casi previsti all’art. 403 codice civile (allontanamento coatto) fino all’emissione del Decreto del Tribunale per i Minorenni che provveda in modo definitivo alla protezione del minore.

La retta massima giornaliera è pari alla retta pro die/pro capite esposta dall’ ente gestore fino a un massimo di 83 euro pro die/pro capite ed equivalente alla retta media riconosciuta alle comunità sul territorio del Comune di Milano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2017
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