I tre “raid” di Raffaele Cattaneo
Il presidente del consiglio regionale nell'ordine del giorno alla Giunta evidenzia la necessità di completare il terzo lotto dei lavori al Del Ponte, annuncia la nascita di un raggruppamento moderato ed espelle una consigliera grillina

Tre incursioni di Raffaele Cattaneo sul fronte caldo della politica: due quanto meno inusuali, per di più ravvicinate, certamente motivate, la terza strettamente legata al suo compito istituzionale di presidente del Consiglio regionale.
Cattaneo ha iniziato con la presentazione di un ordine del giorno alla Giunta regionale che evidenzia la necessità di completare il terzo lotto dei lavori al Del Ponte senza dimenticare un intervento al Pronto Soccorso di Tradate.
Di profilo non gestionale ma ben più politico il secondo raid, importante perché annuncia la nascita di un raggruppamento di moderati, una formazione che proprio in Cattaneo qui a Varese ha un preciso e rispettabile riferimento. Sarà una opportunità per molti ex della grande alleanza che ha dominato in Lombardia e oggi, dopo il ritiro ufficiale di Comunione e Liberazione dall’agone politico – preziosa autorottamazione – lo sarà anche per coloro che non vogliono perdere una identità di accettabili persone nelle furibonde risse che si scatenano giornalmente nel mondo politico.
La terza incursione infine Cattaneo l’ha fatta, regolamento alla mano, la scorsa notte proprio a Palazzo Lombardia chiedendo alla polizia di accompagnare fuori dall’aula una consigliera pentastellata che, espulsa per un comportamento inadeguato, si rifiutava di lasciare il Consiglio regionale.
Cresce tra i grillini l’esuberanza: deputati del PD maltrattati in piazza, mancato rispetto delle leggi, ci si avvicina all’intolleranza, alla quale possono seguire ribellioni e forme velate di squadrismo. Per la nostra città pesa molto l’ordine del giorno che chiede solleciti interventi a favore del Del Ponte dove lo stanco passo della sanità regionale ha creato situazioni negative e provocato addirittura la mobilitazione di 24 mila cittadini che, con tanto di firme, hanno chiesto in sostanza più attenzione al nuovo polo pediatrico da parte di chi a diversi livelli gestisce la sanità.
Con il suo documentato odg Cattaneo tocca problemi che al Del Ponte vanno affrontati. Lo sostengono da lungo tempo La Fondazione Ponte del Sorriso, gli operatori sanitari e alcune testate giornalistiche.
A lungo silenzioso per dovere istituzionale Cattaneo ha parlato da amico alla maggioranza di Lombardia che stenta molto con la riforma sanitaria. A casa Maroni il Centrosinistra varesino è già è arrivato. E non saranno 24 mila baci alla Celentano che andranno a segno se Milano non si sarà decisa a restituire una dignità sanitaria a Varese. Perché se si zoppica al Del Ponte,al Circolo si sta malissimo.
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