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Prevenzione e ascolto per combattere il cyberbullismo
Al convegno di polizia locale trattati con esperti di primo piano anche i temi legati alla guida in stato d’ebbrezza e all’omicidio stradale
Prevenzione, ascolto e conoscenza del territorio: queste le ricette in mano agli agenti della polizia locale che debbono confrontarsi con reati sempre più evoluti come il cyberbullismo e lo stalking.
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Ma anche la padronanza puntuale della disciplina di legge vigente è determinante nel contrastare fenomeni che colpiscono i maschi e le femmine, la città e la campagna, e non risparmiano neppure le piccole comunità con cui il “ghisa” deve confrontarsi.
Per questo al convegno di oggi tenuto a battesimo dal comandante della polizia locale di Cugliate Fabiasco e Rancio Valcuvia Giuseppe Cattoretti erano perenti i rappresentanti di una cinquantina di comandi di polizia locale provenienti non solo dal Varesotto ma anche dal Milanese, dalla Brianza e dal Piemonte.
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«Il primo strumento deve risiedere nell’educazione famigliare, nel dialogo e nelle istituzioni scolastiche» ha spiegato il magistrato Ambrogio Moccia, presidente della V Sezione penale del Tribunale di Milano e consigliere di Cassazione, che ha parlato della nuova disciplina sul tema, la legge 71 del 2017, che anche gli agenti di polizia locale applicano ai sempre più frequenti casi in cui si viene al cospetto di veri e propri crimini, nati nelle classi di scuola e continuati in altri ambienti, anche web e social, terreno fertile per vessazioni e soprusi, che vanno perseguiti e puniti con fermezza. Poi tutto quanto ne conviene dai reati contro la persona che tristemente segnano dei record in negativo per il Paese: violenza di genere, atti persecutori fino ad arrivare al femminicidio.
Nella mattina, invece, l’attenzione è concentrata sulla guida in stato d’ebbrezza e sull’omicidio stradale, fattispecie introdotta dalla legge 41. Sulle ultime novità in merito ha parlato Paolo Costa, responsabile del settore Pronto intervento e sicurezza urbana del comando della Polizia Locale di Piacenza che ha trattato il tema dell’elezione di domicilio dell’indagato per reati stradali presso il difensore di ufficio.
Tecnicismi, per i non addetti ai lavori. Ma problemi in realtà quotidiani per chi ha il compito di aggiornarsi rispetto alle nuove regole che sono, in questo ambito, continuamente in divenire.
Una nota di colore: al convegno ha partecipato anche “Narco” un cane lupo specializzato in servizi antidroga in forza al comando di polizia locale di Monza.
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