Quella gita alle cascate che lascia l’amaro in bocca
La cronaca di un pomeriggio in bicicletta fra pista ciclabile e uno dei più bei gioielli naturalistici della provincia. Ma non tutto è perduto
Egregio direttore,
Domenica scorsa ho deciso di fare una gita fino alle cascate di Ferrera, partito in bicicletta da Luino ho iniziato a percorrere la pista ciclabile “Silvio Fiorini” in direzione di Rancio.
Purtroppo ho potuto notare diversa incuria, buche e avvallamenti anche importanti, in alcune sconnessioni se non si presta la massima attenzione vi è il rischio di finire fuori strada o di rovinare pericolosamente a terra. In altre zone erbacce che invadono la pista e sporcizia varia.
Ho proseguito fino alle cascate, peccato che la pista ciclabile non sia collegata e si è costretti a percorrere un tratto di provinciale.
Giunto in prossimità della “stradina” di accesso (mal segnalata), ho lasciato la bicicletta (un porta bici non sarebbe guastato).Da li mi sono incamminato percorrendo un sentiero a dir poco sconnesso, o meglio del tutto impraticabile!! Salti e buche che rendono difficoltosa o quasi impossibile la discesa, in alcuni punti il fondo della mulattiera è totalmente scomparso si è costretti ad aggrapparsi aggrappandosi a quella che una volta dove essere la staccionata di protezione (traballante), facendo la gincana tra radici e sassi.
Oltretutto la palizzata a tratti è ceduta e vi è il rischio che le persone scivolino nel vuoto.
Ho finalmente raggiunto la cascata e il laghetto sottostante, per la sua bellezza potrebbe veramente essere un “posto magico” (come descritto dai tanti siti di promozione turistica), purtroppo il tutto viene rovinato da un cumulo di rifiuti in parte all’interno di un bidone stracolmo e in parte sparpagliati ovunque.
Mi domando perché posti e strutture così belle vengono lasciate nell’incuria più assoluta? Quale figura facciamo con i tanti visitatori che scelgono come meta le nostre zone?
Spero vivamente che la presente serva a far intervenire chi di dovere, al fine di rendere fruibile e sicuro quanto di bello c’è sul nostro territorio. Allego alla presente alcune fotografie scattate domenica.
Lettera firmata
***
Bene ha fatto il lettore a segnalare alla stampa la sua gita con l’amaro in bocca: chi si muove sul territorio oggi, più ancora che negli anni passati, ha tutti gli strumenti a disposizione per segnalare alle istituzioni ciò che non va: basta un cellulare e una mail e il gioco è fatto.
I lettori di Varesenews sono molto attaccati alle cascate presenti sui rilievi delle nostre valli.
Luoghi del cuore e di svago, dove si pensa e si vive la natura in maniera coinvolgente; ve ne sono diverse in provincia, e molte soffrono di problemi legati all’accessibilità.
Di recente abbiamo raccontato il problema delle cascate di Cittiglio – stessa valle di Ferrera – definite, a ragione, come una delle principali attrattive turistiche dell’alto Varesotto.
Per dovere di cronaca c’è tuttavia da rilevare che altrettanto recentemente, nella medesima sede (assemblea della Comunità Montana Valli del Verbano), venne trattata anche la questione delle cascate di Ferrera, per le quali l’ente ha previsto lo stanziamento di 90 mila euro finanziati con Fondi BIM e ristorno dei frontalieri proprio per il progetto di fattibilità tecnico-economica per la sistemazione e messa in sicurezza del sentiero di accesso proprio alle cascate di Ferrera.
Gli amministratori locali sono quindi al corrente della questione e hanno programmato di intervenire.
Noi continueremo a dare spazio a tutte le segnalazioni che riguardano le bellezze che rischiano di andare perdute. Bellezze del territorio, quindi di ognuno di noi.
(ac)
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