Le Azalee portano il calcio femminile nelle scuole elementari
Il progetto parte dai quartieri di Crenna, Cascinetta e Cajello. Il Comune con i fondi assessorato allo sport mette a disposizione la palestra di Cajello, la squadra garantisce il resto
«Far conoscere ed estendere il calcio femminile anche nelle scuole primarie di Gallarate»: questo lo scopo del progetto presentato al settore Sport del Comune di Gallarate dal Centro Sportivo Ricreativo Azalee.
L’amministrazione comunale ha accolto la richiesta sostenendo l’iniziativa e acconsentendo all’utilizzo della palestra di Cajello (via Marzabotto) il martedì e il giovedì dalle 18 alle 19.30 fino al prossimo mese di aprile. A carico dell’associazione sportiva restano le polizze assicurative, la pulizia dell’impianto dopo l’utilizzo e l’eventuale servizio d’ordine interno (nella foto: responsabili e allenatrici della squadra, in piazza a Gallarate per l’ultima giornata dello sport).
Il progetto è finanziato con le risorse a disposizione dell’assessorato allo Sport, che sono state implementate quest’anno e che hanno coperto altre iniziative di promozione di attività sportiva nelle scuole, come ad esempio la pallavolo negli istituti di Arnate e Madonna in Campagna, promossi e coordinati dalle società Cus Insubria e OFC Arnate.
Sono tre le primarie cui è rivolta l’iniziativa calcistica, quelle dell’Istituto comprensivo Ponti: Cascinetta, Caiello e Crenna. Durante gli allenamenti saranno coinvolti uno o più genitori e, in base alla disponibilità, anche un docente con il ruolo di supervisore. Sarà invece un tecnico della Azalee a guidare l’attività sportiva. Il progetto di avviamento al calcio femminile, completamente gratuito per le partecipanti, è rivolto alle bimbe con una fascia di età compresa dai 6 ai 10 anni. Al termine dell’anno scolastico sarà organizzato un torneo tra i tre istituti, una sorta di saggio di finale, utile a mostrare potenzialità e progressi delle piccole calciatrici.
A differenza di ciò che accade in molti Paesi europei e nel resto del mondo (in particolare negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina), da noi il calcio femminile stenta ad imporsi. Difficoltà che si incontra anche a Gallarate, nonostante la città possa vantare la presenza di una squadra, le Azalee, che milita nel campionato di serie B. In Italia fino ai 14 anni le bimbe vengono sì accolte nelle scuole calcio, ma devono militare nelle squadre maschili composte da giocatori più piccoli di un anno. Se da una parte giocare con i maschietti può essere uno stimolo a migliorarsi, dall’altra molto spesso è un ostacolo all’inizio dell’attività. Ostacolo che l’Associazione Azalee sta cercando di superare con i corsi “rosa”, considerati un punto di partenza per cambiare l’approccio nei confronti di uno sport che nel nostro Paese continua ad essere considerato prettamente maschile.
Secondo i responsabili e i tecnici delle società sportiva, soprattutto in tenera età il gioco di squadra con la palla (e il calcio è quello più praticato) «è il mezzo didatticamente e metodologicamente ideale per lo sviluppo delle attività motorie». Un’opportunità di sviluppo che l’amministrazione di Gallarate vuole offrire non solo ai bambini ma anche alle bambine.
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