Omicidio di Nadia Arcudi, il cognato rinviato a giudizio
All'uomo, cognato della vittima, vengono ipotizzati i reati di assassinio e di turbamento della pace dei defunti. L'omicidio risale al 2016
Rinvio a giudizio per l’uomo accusato di aver ucciso Nadia Arcudi, la sera del 14 ottobre del 2016 a Stabio. All’uomo, cognato della vittima, vengono ipotizzati i reati di assassinio e di turbamento della pace dei defunti.
L’uomo dovrà inoltre rispondere dell’accusa di ripetuta appropriazione indebita e di falsità in documenti per aver sottratto alle casse della Supsi, Istituto presso il quale lavorava, una cifra di almeno 260 mila franchi. Infine dovrà rispondere anche dell’accusa di truffa, in relazione a una raccolta fondi di 5 mila franchi.
A firmare il rinvio a giudizio la Procuratrice Pamela Pedretti, dinnanzi alla Corte delle Assise criminali di Mendrisio.
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