Il progetto del Borri piace ma i soldi della Coop non bastano

Antonelli non boccia il progetto di recupero presentato dalla Coop ma chiede modifiche e congela l'avvio dei lavori. La rotatoria sul viale Duca d'Aosta è inevitabile ma si farà l'estate prossima

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La rotonda su viale Duca d’Aosta si farà per la prossima estate, insieme al sistema semaforico intelligente su tutto il viale da largo Giardino fino ai Molini Marzoli. La decisione è stata confermata ieri sera, giovedì,  dal sindaco Emanuele Antonelli nel corso della commissione urbanistica.

Il sindaco, messo all’angolo dalle pressanti domande dei consiglieri del Pd, ha dovuto confermare che già a dicembre del 2016 erano stati dati indirizzi specifici agli uffici per la realizzazione del nuovo Piano Urbano del Traffico tra i quali c’era anche la rotonda della nuova Coop.

Antonelli non ha mai nascosto la sua contrarietà a tutto l’intervento edilizio (Coop e rotonda) ma ha sempre sostenuto che non vi fosse alcuna possibilità di fermare quanto convenuto dalla precedente amministrazione guidata da Gigi Farioli (oggi assessore, ndr) con l’impresa costruttrice. L’opera viabilistica è al centro di aspre critiche da parte di alcune realtà cittadine come Busto Grande, Legambiente con Andrea Barcucci, Una Vas per Busto. Nei giorni scorsi è stata avviata anche  una petizione che ha superato le 900 firme.

Alla commissione hanno partecipato anche i tecnici comunali tra i quali il dirigente del settore opere pubbliche Roberto Brugnoni: «La rotonda è sostenibile se abbinata all’installazione degli impianti semaforici intelligenti – ha detto – gli studi viabilistici sono stati effettuati dalla società esterna incaricata di stendere il piano e tiene conto anche della possibilità di un insediamento scolastico nell’ex-Borri».

Il sindaco si è anche espresso sul progetto di riqualificazione dell’ex-calzaturificio Borri, presentato dalla Coop: «Il progetto mi piace ma abbiamo chiesto delle modifiche perchè non tiene in considerazione due elementi protetti dalla sovrintendenza: la portineria e il muro di recinzione – ha spiegato – inoltre vogliamo utilizzare questo tempo per ragionare su cosa è possibile fare con gli 1,2 milioni messi a disposizione dalla Coop per il Borri visto che le opere previste avranno un costo maggiore rispetto alla cifra messa a disposizione».

La società ha tre anni di tempo per realizzare i lavori, da adesso. Questo significa che tutto l’intervento rimarrà congelato, compresa la rimozione di migliaia di metri quadri di amianto crollato e sbriciolatosi, insieme alla struttura sulla quale era stato posato. Questo fatto preoccupa non poco i 5 Stelle che, tramite i consiglieri Genoni e Cerini, hanno espresso il disappunto e la preoccupazione per la salute di chi vive intorno: «Non voglio buttare i soldi – ha sottolineato ancora Antonelli – prima di passare all’azione voglio certezze e un progetto che soddisfi tutte le richieste». L’architetto di Alfano, Nicola Marinello, ha confermato che l’intervento presentato avrà probabilmente un costo superiore alla cifra che Coop deve versare come oneri di urbanizzazione.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Dicembre 2017
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