
Rapina in posta, fuggono con i soldi delle pensioni
Pistola e mazza ferrata, in un minuto e mezzo hanno portato via decine di migliaia di euro

Rapina da decine di migliaia di euro alle Poste di Jerago con Orago.

È successo nel giro di pochi minuti – anzi, meno – intorno alle 8.30 del mattino, quando la filiale Poste Italiane di via Bianchi aveva appena aperto.
Sono entrati in azione in due, entrambi con il volto coperto da casco integrale, uno armato di pistola, l’altro con mazza in ferro. Trattandosi di un punto di dimensioni limitate, la filiale non è protetta da varchi all’ingresso, ma l’ambiente per il pubblico è diviso dagli uffici da una parete con vetri e porte spesse. In pochi secondi uno dei due rapinatori ha sfondato a colpi di mazza la porta degli uffici, entrando nell’ambiente in cui c’erano il responsabile della sede e un altro impiegato (all’esterno c’erano invece diversi clienti).
Hanno arraffato i soldi delle pensioni destinate alla consegna nella giornata di oggi e sono fuggiti. Un colpo attuato con determinazione e durato un minuto e mezzo: la rapidità ha permesso ai due di sottrarsi all’intervento dei carabinieri, arrivati in tempo rapidissimo sul posto. Il risultato del colpo è di circa 40mila euro.
Indaga la Compagna carabinieri di Gallarate.
L’ufficio postale oggi rimarrà chiuso, essendo inagibile.
Nel novembre 2015 in paese c’era stata una tentata rapina in banca, che i militari avevano ricollegato ad una serie di altri colpi (riusciti), arrivando in pochi mesi a identificare e arrestare una banda in trasferta dalla Sicilia.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Ma possibile che ancora oggi ci siano pensionati che ritirano la pensione in contanti facendo magari la fila quando è così comodo e sicuro farsela accreditare sul conto corrente che ormai hanno tutti?
Ma che razza di commento è???
@Laura Andrea
Il mio commento voleva solamente far notare che i contanti fanno gola e sono un invito per i ladri.
Infatti la maggior parte delle rapine vengono fatte quando si sa che nelle casse ci sono tanti quattrini (in questo caso pagamento delle pensioni).
Ci sono stati casi anche di pensionati seguiti e rapinati dopo aver incassato la pensione.
Non pretendo che si arrivi come in Svezia a contanti zero, dove i pagamenti cash sono solo il 2%, ma almeno ridurre il contante al minimo, contante che è un boccone succulento per i malfattori.
Perché diavolo dobbiamo essere noi a preoccuparci di ladri, rapinatori, scippatori, eccetera?
Dovrebbe essere compito di quel mezzo milione di tutori dell’ordine che paghiamo.
COME DIAVOLO LI IMPIEGA LO STATO?