In 10mila alla scoperta delle nuove linee ferroviarie
Oggi 23mila viaggi sulle nuove linee tra Varese, Mendrisio, Como e Porto Ceresio, che vengono già usate quotidianamente da circa 6mila persone
Sono stati oltre 10mila i viaggiatori che oggi hanno aderito alla manifestazione di inaugurazione delle nuove linee transfrontaliere tra Lombardia e Ticino e della linea Milano-Varese-Porto Ceresio. In tutto oltre 23mila viaggi tra Varese, Mendrisio, Como e Porto Ceresio.
Sono i dati finali di un’iniziativa che si può definire davvero riuscita.
Per tutta la giornata di festa organizzata da Trenord e Tilo i viaggiatori hanno potuto spostarsi fra le stazioni, animate da giochi e musiche, e raggiungere il lago di Lugano per una gita in battello a bordo dei convogli di ultima generazione che compongono la flotta delle linee S40 Varese-Mendrisio-Como; S50 Varese-Mendrisio-Lugano- Bellinzona; S10 Albate Camerlata-Como-Chiasso- Bellinzona e Milano-Varese-Porto Ceresio.
«Oggi sperimentiamo che il treno non solo accorcia le distanze, ma allarga i confini: sono 6mila i viaggiatori che in ogni giorno feriale utilizzano già i nuovi collegamenti ferroviari, a poco più di dieci giorni dall’attivazione – ha commentato Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord e presidente di Tilo – Risultati subito significativi che, aggiungendosi alle numerose presenze registrate in questa giornata, confermano come il treno sia la risposta adeguata alle esigenze di diverse tipologie di viaggiatori: i pendolari, i turisti, i frontalieri. Un target che si amplierà ulteriormente da giugno, quando sarà portata a termine la connessione con l’aeroporto di Milano Malpensa, fornendo ai clienti aeroportuali un collegamento diretto, comodo e sostenibile con il Ticino. Il treno cambia la vita di questi territori: l’auto non regge più il confronto con questa offerta».
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Quando si mangia e si beve e non si pagano biglietti per muoversi è naturale ci sia questa affluenza, un successo scontato inoltre dalle persone di peso politico che ci sono state.
Gratis comunque la dice tutta!!
Il turismo e il movimento va costruito con progetti, e in alcun che io vedo un progetto serio… Avere i trasporti e vedere la considerazione che da RFI alla tratta di Porto Ceresio 1 treno all’ora quando prima per pendolari c’era uno ogni mezzora la mattina e ogni mezz’ora la sera… Il turismo e ben altro bisogna fare un progetto comune, ma la provincialità idealistica che c’e che e la visione di vedere oltre… Questa è una possibilità per il territorio ma cosi diverrà solo un peso….
E poi il trasporto rispetto a 100 anni fa ed il turismo sono ben altro oggi !! È possibile che nessuno capisce..
La solita propaganda. Concordo con Nemos dicendo che in TreNord attualmente non ci sono progetti a lungo termine e di ampio respiro per veramente andare a rimpiazzare l’auto con la ferrovia facendo diventare il treno l’unico vero trasporto pubblico di massa.
Lo si vede da molti aspetti….dall’unica corsa oraria, dal fatto che i progetti si assopiscono per anni per poi essere completati tra festeggiamenti che francamente considerando la genesi di tale ferrovia mi sembrano fuori luogo.
Lo si vede dai disabili bloccati in stazioni che sono ormai senza più capostazione, abbandonate per molte ore al giorno ed in preda di azione vandaliche. E’ questa la volontà di TreNord per diffondere la “cultura” del treno? Licenziamo a più non posso il personale delle stazioni per ridurre i costi?
Lo si vede da treni per i pendolari dalla lunghezza ridicola….noi sulla la-va-sa-mi stiamo combattendo da più di un decennio per non dover fare il viaggio in piedi ogni santa mattina.
Oggi festeggiate, bevete, mangiate e non pensate alla quotidianità, quotidianità che vi invaderà quanto prima. Auguri….scommetto che la meta di persone tornerà all’utilizzo dell’auto quanto prima.