In 400 ogni giorno sulle piste di Brinzio
Un grande lavoro di volontari e appassionati garantisce la tenuta delle piste. A sciare qui anche dalla Svizzera e da Milano
Esistono luoghi dove accadono avvenimenti così importanti da riuscire a spostare la piazza di un’intero paese. Così se si arriva a Brinzio attorno alle 15, di fronte alla chiesa nessuno si ferma, perché il via vai è tutto indirizzato verso un posto preciso: la pista di fondo, divenuta nuovo punto di ritrovo e vita.
In giro sembra di essere in una stazione sciistica: gente con doposcì, bacchettine e sci di fondo al braccio, giacche a vento dai colori sgargianti. Giovani coppette col cappellino che si tengono per mano. Nonni che parlano a voce alta ai nipoti che camminano nella stradina di fianco al semaforo: «Adesso ti porto a vedere quelli che sciano».
La neve c’è e si vede, un po’ schiacciata dal ghiaccio e dal sole, ma si vede tutt’intorno, già quando si entra in paese, già dalla Rasa, o da Castello Cabiaglio, con tante persone, anche in settimana, che si lanciano dai pendii col bob.
Ma qui è diverso, perché questa è una pista di fondo naturale all’interno di una piana che si snoda per chilometri in punti a tratti selvaggi, sotto un Campo dei Fiori maestoso e illuminato dal sole.
La pista viene gestita dal Centro Fondo di Brinzio che insieme allo “Sci Nordico” di Varese assicura il supporto tecnico alla pista. La proloco di Brinzio assicura un servizio rivolto più all’aspetto turistico e d’accoglienza.
«Così qui arrivano in media 400 persone al giorno a sciare, molte di più nel weekend, poi naturalmente dipende dal tempo, che risulta essere il fattore principe – spiega il direttore di pista, Fabio Piccinelli – . Da noi si può anche imparare a sciare, abbiamo lezioni in corso proprio in questi giorni».
Molti ragazzi, in vacanza dalla scuola, possono passare interni pomeriggi con gli amici, o farsi insegnare i trucchi dai maestri. L’attrezzatura la si può affittare. È possibile stare sulle piste anche per farsi un giro in mezzo alla montagna con le ciaspole, per gustarsi un’ora in mezzo alla natura, fuori dal mondo. L’ambiente è ideale per le famiglie, dice Piccinelli, che qui trovano un posto lontano dai pericoli e dal caos.
Tutto, naturalmente, dipende dalla neve, ma non solo. Una volta caduti, i fiocchi vanno custoditi e quasi coccolati per consentire il prolungamento della stagione. Quando di neve ne scende tanta c’è il gatto che la schiaccia altrimenti la motoslitta a cui viene attaccata una piastra in metallo in grado di battere ad arte il circuito. Lavoro assicurato dai volontari, che sono molti attorno a questa realtà capace di far arrivare sportivi dal Milanese o dalla Svizzera.
Nonostante le nevicate tutto sommato abbondanti per la media di questi ultimi anni, e che ad oggi hanno assicurato a terra una quarantina di centimetri di neve piuttosto farinosa, si dovrà fare i conti con un probabile rialzo termico atteso per questo weekend.
Intanto i ragazzi si divertono, giocano facendo sport, e chissà che non diventino campioni di qualche disciplina invernale.
Tra le attrazioni c’è da segnalare l’arrivo della befana che attorno alle 20.30 di oggi – 5 gennaio – si farà viva trainata da una muta di cani, naturalmente a bordo di una slitta.
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