Una Besozzo sempre più “a misura d’uomo”. Al via la variante del PGT
Piste ciclabili, viali alberati e spazi più vivibili. L'amministrazione comunale ha avviato un processo per la variante del PG pensando ad una Besozzo sempre più vivibile
Piste ciclabili, viali alberati e spazi più vivibili. Parcheggi intorno all’asse commerciale adeguati, un grande parco pubblico, recupero degli edifici dismessi e tanto altro. E’ in questa direzione che si muove la nuova urbanistica di Besozzo. L’amministrazione comunale ha avviato un processo per la variante del PGT (piano di governo del territorio) pensando ad una Besozzo sempre più misura d’uomo.
«Con la variante al PGT vogliamo fare il primo passo nella rivalutazione del nostro territorio – spiega il primo cittadino Riccardo del Torchio –, facendo una fotografia di quelle che sono le priorità urbane da gestire nel nostro comune. Vogliamo mettere in campo un approccio, che negli anni abbiamo sempre utilizzato, condividendo le scelte con i cittadini che quotidianamente vivono il paese». Le diverse proposte infatti, verranno vagliate insieme ai cittadini in un percorso condiviso: «Come amministrazione abbiamo l’obbligo di coinvolgere i cittadini ma è un processo che abbiamo voluto allargare – continua il vicesindaco Gianluca Coghetto -. Abbiamo un programma di incontri nelle frazioni, vogliamo coinvolgere le associazioni del territorio, le scuole e porre dei questionari ai cittadini». E’ per questo motivo che il percorso di partecipazione prende il nome di Urbes, «significa Urbanistica Besozzo ma richiama anche l’indicatore denominato BES appunto, che misura il benessere equo e sostenibile di una comunità».
L’idea alla base del PGT risponde a diversi temi: «Partecipazione, qualità dello spazio pubblico, riuso e rigenerazione delle aree dismesse, mobilità dolce, fiume Bardello, centro storico, insediamenti produttivi e assi commerciali. Sono queste le parole chiave contenute nella Variante al PGT che ci apprestiamo ad avviare, approvata in giunta lo scorso novembre», continua Coghetto. «L’ultimo PGT è stato approvato nel 2010 in uno scenario completamente diverso. Oggi lo vogliamo modificare adeguandolo anche agli elementi che sono emersi durante questi anni di amministrazione. Alla basa c’è la voglia di avere un’immagine condivisa d]ella Besozzo del futuro».
Parlando di futuro infatti, Coghetto contina: «Tra cinque anni vorrei una Besozzo con una fitta rete di piste ciclabili sviluppata nella zona inferiore del paese, la via XXV aprile tutta alberata e con uno spazio pubblico di qualità. Tutto attorno all’asse commerciale penso ad un sistema di parcheggi adeguato, vorrei si potesse creare un lungo parco pubblico lungo il fiume Bardello, grande propulsore, che si colleghi all’attuale parco di Via Milano». Tema da sempre caro all’amministrazione comunale sono poi le aree dismesse, come l’ex Sonnino: «Vorremmo vengano recuperati come spazi pubblici oppure come luoghi dove si sono insediate nuove attività produttive. Se realizzi spazi di qualità offrirai qualità ai tuoi cittadini».
Un piano che chiede molto impegno ma, come spiega Coghetto: «Siamo consapevoli che la variante generale al Piano non governerà tutti i processi di trasformazione presenti sul nostro territorio ma dobbiamo partire da quello che c’è di buono. Riconoscere i punti di forza e di debolezza del nostro territorio e tracciare una rotta di sviluppo. Sviluppo inteso non come espansione e consumo esteso di suolo ma come innalzamento della qualità della vita».
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