Centro socio-educativo al Buon Gesù, una festa per dare il via ai lavori
Tra un anno ospiterà i ragazzi di Progetto Promozione Lavoro. Potranno continuare a costruire il loro percorso di autonomia tra lavoro e arte in una sede più consona
Finalmente i ragazzi della cooperativa Progetto Promozione Lavoro avranno la loro sede tutta nuova. Sono iniziati questa mattina (venerdì) i lavori per la realizzazione dell’edificio che ospiterà i laboratori del nuovo centro socio-educativo sui terreni che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione all’angolo tra le vie don Minzoni e don Greco, insieme alla cifra di 500 mila euro. Per l’occasione è stata organizzata anche una visita al cantiere con i ragazzi e una piccola festa nell’attuale sede.
Il sindaco Gianni Montano, alcuni assessori e consiglieri comunali, i ragazzi che frequentano il centro (che attualmente ha sede in alcuni locali parrocchiali al Biuon Gesù, ndr), gli educatori e la presidente Maria Di Dino hanno partecipato alla posa della prima pietra in quello che era il terreno dell’ex-oratorio del Buon Gesù, ora demolito.
«Sarà una struttura molto bella con un parco davanti e uno dietro che realizzeremo quando avremo acquisito i terreni che mancano» – commenta il capogruppo di maggioranza Albè. Felice anche il sindaco Montano che da tempo segue con attenzione il progetto: «Siamo finalmente ad un passo dalla realizzazione di questa opera che aiuterà molti ragazzi disabili a raggiungere importanti risultati grazie alle tante attività che la cooperativa propone. Erano 35 anni che ad Olgiate non si realizzava un opera pubblica per il sociale».
«Facciamo laboratori artigianali ed artistici ma anche teatro e formazione per altre cooperative che si occupano di disabili – spiega Maria Di Dino – nella nuova sede potremo anche avere una mensa interna e fare laboratori di cucina». La cooperativa ha compiuto 30 anni nel 2017 e quale miglior regalo potevano sperare per questo traguardo così importante?
Il progetto, che verrà realizzato dalla Lodi Project, prevede una struttura che si sviluppa su 480 metri quadri e avrà spazi per laboratori, uffici, sala esposizioni e refettorio con cucina. Finalmente verranno azzerate le barriere architettoniche e i problemi relativi agli infissi. I locali della parrocchia, infatti, si sviluppavano su due piani con i relativi problemi che comportava per persone con ridotta mobilità.
La promessa è che tra un anno esatto, quindi il 23 marzo 2019, l’amministrazione possa consegnare le chiavi dello stabile alla cooperativa. Nel frattempo uno dei 15 utenti, con una particolare predisposizione per la pittura, realizzerà dei quadri dell’avanzamento dei lavori.
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