
Giunta regionale, Raffaele Cattaneo vicino alla nomina ai Trasporti
Si delineano gli ultimi dettagli in vista della nomina ufficiale della giunta regionale della Lombardia

Si delineano gli ultimi dettagli in vista della nomina ufficiale della giunta regionale della Lombardia.

Il neo eletto presidente Attilio Fontana sta ultimando il giro per definire le posizioni dei tasselli tra assessorati e ruoli di governo per il prossimo quinquennio. Siamo alle fasi decisive e sembra che l’accordo politico tra i partiti sia stato trovato. L’ufficializzazione della squadra di governo attende la proclamazione ufficiale degli eletti, che spetta alla Corte d’Appello.
Tra i varesini in lizza, sembra spuntarla Raffaele Cattaneo, uomo forte di Noi con l’Italia, non eletto nell’ultima tornata elettorale, ex presidente del consiglio regionale, candidato a tornare alla guida dell’assessorato ai Trasporti nel quadro dei rapporti tra le forze in campo, sia a livello regionale che nazionale.
Esclusa dalla lista sarebbe Francesca Brianza, assessore uscente della giunta Maroni, che pagherebbe i calcoli territoriali e partitici restando “solo” consigliera regionale, ruolo ottenuto con il record di preferenze in seno al Carroccio nella circoscrizione del Varesotto.
Gli altri posti, 16 in tutto, dovrebbero essere assegnati a Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) alla Sicurezza; Davide Caparini (Lega) al Bilancio; Stefano Bolognini (Lega) a Casa e Politiche sociali; Fabio Rolfi (Lega) all’Agricoltura e al Cibo; Pietro Foroni (Lega) all’Ambiente; Massimo Sertori (Lega) alla Montagna; Alessandro Mattinzoli (Forza Italia) all’Urbanistica; Giulio Gallera (Forza Italia) alla Sanità; Fabrizio Sala (Forza Italia) alle Attività produttive; Stefano Bruno Galli (Lista Fontana) all’Autonomia. Le donne, che devono essere il 40% del totale degli assessori, dovrebbero essere l’ex sciatrice Lara Magoni (FdI), le forziste Silvia Sardone ed Elena Centemero e le leghiste Elena Poma e Silvia Piani.
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Vedo solo io una stranezza che gli ex-sportivi vadano a fare gli assessori e che il 40% sul totale deve necessariamente essere una donna.
Ma se invece scegliessimo le persone in base alle capacità e alla propria esperienza?
Questa storia che i trombati alle elezioni, poi vengono recuperati dagli amici non passa mai di moda. Viste poi le situazioni di Trenitalia partecipata dalla regione tramite Trenord e di Pedemontana, richiamare gli artefici di questi dissesti mi sembra una presa per i fondelli.
A onore di Raffaele Cattaneo c’è da dire che le cose spec. in Trenord ai “suoi” tempi andavano decisamente meglio di quanto vadano ora.
Imbarazzante quanto male siano riusciti a gestire le cose i suoi successori…