Sciopero dei treni: possibili disservizi sulle linee Trenord

Mercoledì 21 marzo, il sindacato Orsa ha indetto l'astensione dalle 9 alle 17 per contestare il mancato rinnovo del contratto di lavoro e le mancate assunzioni

sciopero treni cancellati

Domani, mercoledì 21 marzo, dalle 9.01 alle 16.59 è in programma uno sciopero dei treni indetto dalla sigla sindacale Orsa.

L’astensione interesserà il trasporto di Trenord a livello regionale, suburbano, di lunga percorrenza e aeroportuale. I treni in partenza entro le ore 9:01 e con arrivo a destinazione finale entro le 10  non subiranno modifiche nella circolazione. I collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto” e “Malpensa Aeroporto – Bellinzona” potranno essere sostituiti da autobus in caso di cancellazione dei treni.

La proclamazione è avvenuta al termine di un incontro con l’azienda in merito al contratto, scaduto da due anni.

In una nota, la rappresentanza spiega: « Trenord intende continuare a non rispettare il Contratto Collettivo Nazionale, il Contratto Aziendale, gli accordi sottoscritti dal 2015 e neanche pianificare un sufficiente piano di inserimenti lavorativi in grado di assicurare la regolarità del servizio. Se viene a meno il rispetto del Contratto di Lavoro ed il suo valore regolatore, ne consegue che i turni di lavoro vengono elaborati prevedendo uno straordinario programmato. Una palese violazione contrattuale nonostante Trenord, abbia già un significativo recupero di produttività derivante dal Contratto di Lavoro Aziendale che, in deroga al CCNL della Mobilità Area Attività Ferroviaria, prevede che l’equipaggio su tutti i treni, anche quelli notturni, sia composto da un solo Macchinista e da un solo Capo Treno. Inoltre non rispettando gli accordi sottoscritti i turni – senza la preventiva condivisione delle RSU /OO.SS. – contengono servizi sino a 10 ore di lavoro, inoltre non viene rispettato il riposo minimo giornaliero e inserita la pausa per il pasto».

L’astensione di 7 ore è legata anche al “Piano assunzioni”: «Ad oggi mancano 150 Macchinisti e 100 Capi Treno, gli straordinari superano ampiamente il limite contrattuale delle 80 ore trimestrali e 250 annuali. In un periodo in cui il principale problema del Paese è l’occupazione giovanile non è ammissibile che Trenord -una delle principali aziende pubbliche- operi con un così pesante sotto organico che è la principale causa delle numerose soppressioni giornaliere. Le insufficienti assunzioni sono effettuate con modalità che violano le norme contrattuali. Più chiaramente Trenord durante la formazione professionale non riconosce alcuna retribuzione nonostante il CCNL della Mobilità Area Attività Ferroviaria la preveda. Peraltro è stato siglato con Agens – Confindustria- un protocollo per ridurre i costi aziendali che permette, previo accordo sindacale, alle aziende la possibilità di svolgere, ai nuovi assunti, una parte di formazione con uno stage retributivo. Non escludiamo che questa situazione, che si aggiunge ai mancati investimenti per il rinnovo del materiale rotabile, sia determinata dal contributo di 111 milioni annui – 100 per noleggio di materiale e 11 canone di locazione – riconosciuti per le casi madri ( Trenitalia e FNM)».

Le condizioni di lavoro, sostiene il sindacato Orsa, sono alla base dei molti disservizi: treni soppressi, impianti di riscaldamento / climatizzazione, carenza di materiale di ricambio, biglietterie chiuse: « I dipendenti di Trenord operando costantemente sotto organico garantiscono un’elevata produttività, nonostante questo non hanno mai percepito il Premio di Risultato ed hanno il Contratto Aziendale scaduto da due anni».

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Pubblicato il 20 Marzo 2018
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