“Troppi pazienti e poco personale: il pronto soccorso è nel caos”

Una lettrice racconta la sua attesa in PS all'ospedale di Busto con un solo medico a gestire il grande afflusso. L'ospedale sta reclutando nuovi specialisti ma i medici sono pochi

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«Buongiorno.  L’altra sera, mi sono sentita male e mi hanno portato al pronto soccorso di Busto Arsizio. Erano circa le 17.  Mi hanno fatto le accettazione, gli infermieri mi hanno detto di aspettare.  Mi è sembrato che uno commentasse con il collega:  “se va bene tra 3 visiterà questa signora..”. Sentivo dolore, e sono rimasta lì. A un certo punto, attorno alle 23,  ho sentito il dottore che parlava al telefono con qualcuno dicendo che era lì da solo, una montagna di pazienti, arrivavano le ambulanze… un caos, per il dottore, per infermieri, per chi attende malato».

Dopo la denuncia presentata dalla FP Cgil sul pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate a causa del personale sottodimensionato, è il PS di Busto Arsizio a essere segnalato per i ritardi e il carico di lavoro sproporzionato rispetto a quanti sono impegnati in questo reparto.

Una questione annosa, che riguarda molti PS di ospedali di ogni città: « Il problema è che non si riesce a reperire personale qualificato per l’attività di pronto soccorso — commenta Antonio Triarico responsabile medico dell’ospedale di Busto Arsizio – L’azienda si è attivata proponendo contratti e anche incarichi con concorsi di ruolo. Abbiamo attivato collaborazioni più strette con i reparti di medicina e anche con quelli di chirurgia. Siamo consapevoli che, oramai, il carico di lavoro dei PS continua a crescere anche al di là dei picchi stagionali di influenza. Oggi, per esempio, gli accessi sono molto elevati e non esiste una spiegazione apparente del grande afflusso. È, ripeto, una situazione generalizzata e questo penalizza nella ricerca di specialisti. Ora stiamo chiudendo le graduatorie e troveremo nuove soluzioni. Negli ultimi anni, però, quello che era un’organizzazione adeguata alle richieste del territorio si sta rivelando sottodimensionata. Stiamo cercando le soluzioni».

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Pubblicato il 07 Marzo 2018
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