Mancanza di visione e silenzio sugli scandali, le opposizioni criticano il programma di Fontana
Sono molte le reazioni al discorso del Presidente Attilio Fontana che martedì 10 aprile ha presentato al Consiglio Regionale il suo programma di governo
Sono molte le reazioni al discorso del Presidente Attilio Fontana che martedì 10 aprile ha presentato al Consiglio Regionale il suo programma di governo per i prossimi 5 anni.
Un passaggio istituzione che formalizza le intenzioni della Giunta Fontana e l’orizzonte politico della sua azione.
Tra chi ha accolto con freddezza i propositi del neo governatore ci sono, come scontato, le opposizioni a partire dal consigliere di minoranza Samuele Astuti che ha ascoltato l’ex sindaco di Varese dai banchi del Partito Democratico.
“Attilio Fontana si è limitato nel suo discorso ad elencare le deleghe dei suoi assessori senza però dare un’idea del suo progetto, della sua visione della Lombardia del futuro. Questo ci preoccupa, soprattutto per il suo non saper cogliere le criticità del sistema lombardo, a partire dai temi del trasporto, della formazione professionale e della sanità. Mentre Fontana parlava in aula arrivavano le prime notizie degli ennesimi arresti negli ospedali lombardi, un fatto che dimostra che il sistema lombardo non solo è inefficiente ma è anche compromesso da infiltrazioni di illegalità ormai sempre più diffuse”.
“Come opposizione – ha detto Giorgio Gori, che è intervenuto a nome sia del PD che della Lista Gori – porremo problemi concreti e svolgeremo il nostro ruolo con coraggio, tenacia e determinazione senza preconcetti e ideologie. La nostra priorità è il bene dei cittadini e la crescita di questa Regione. Non condividiamo l’opinione del Presidente Fontana che afferma che tutto va bene. I problemi ci sono e sono molto presenti ai nostri cittadini, che chiedono ben altro impegno e non semplicemente un’affermazione di continuità”. Nel suo intervento in Aula Gori non ha risparmiato critiche alla composizione della giunta da parte di Fontana, “sia per il grave vulnus legato all’esigua presenza di donne sia per la totale prevalenza di logiche di partito e di scontri interni sulla selezione dei profili e delle competenze che dimostrano la limitata autonomia del suo ruolo”.
Durissimo anche l’ex candidato Governatore del Movimento 5 Stelle Dario Violi che come Astuti fa leva sulla mancanza di visione nel discorso del presidente:
“facciamo molta fatica a comprendere quale sia la visione di Fontana sul futuro della Lombardia: ha parlato solo di deleghe agli assessori, ma non ha presentato soluzioni per i problemi dei cittadini lombardi”. Violi si rammarica anche del fatto che nel discorso sia mancato un accenno alla lotta alla corruzione: “nel programma non compare la parola “corruzione” mentre sappiamo bene che la legalità è un tema da affrontare nell’immediato con un sistema di controlli trasparenti ed efficaci. La nostra Sanità sarà eccellente solo se smetterà di sprecare soldi pubblici. Dobbiamo intervenire sulle partecipate, Finlombarda è più conosciuta alle procure che alle imprese. Rivedere la gestione della cronicità. Infine sui trasporti, nell’ultima legislatura si è discusso solo di nuove carrozze: è ora di parlare di RFI, di raddoppio e dell’ammodernamento delle linee”.
A congratularsi con il neo presidente è invece la leghista Francesca Brianza, appena eletta alla vicepresidenza del Consiglio regionale lombardo.
“Sono molto orgogliosa che la nuova Giunta regionale abbia già approvato, come primo provvedimento, l’ampliamento della misura relativa agli Asili nido gratuiti, strumento che ho fortemente voluto mettere a disposizione dei neo-genitori lombardi nella scorsa legislatura e che si sta progressivamente ampliando per arrivare ad essere sempre più fruibile. Una misura estremamente utile per il sostegno alla famiglia, alla genitorialità, nonché un elemento concreto a sostegno della natalità, in particolar modo in un paese con un tasso di nascite tanto basso come il nostro”.
“L’autonomia – evidenzia Francesca Brianza – rappresenta la vera sfida di questa legislatura. Abbiamo una doppia responsabilità: non tradire i 3 milioni di lombardi che hanno votano ‘si’ al Referendum del 22 ottobre e mantenere la parola data in campagna elettorale. Inoltre l’autonomia – prosegue la Vice Presidente – è un tema imprescindibile e vitale a partire dalle risposte che vogliamo dare ai Comuni, fino ad arrivare ai rapporti internazionali con le altre regioni europee, in particolare con la vicina Svizzera”.
Anche il presidente del Consiglio, il forzista Alessandro Fermi, esprime soddisfazione:
“Il Presidente Fontana nel presentare il programma di legislatura ha puntato l’indice questa mattina sulla necessità di “una Regione veloce”: sono convinto che il Consiglio regionale sarà determinante nel consentire alla macchina regionale una perfetta tenuta di strada garantendo il giusto equilibrio e bilanciamento”.
Per Giacomo Cosentino (Fontana Presidente) “questo è un momento storico significativo, segnato dalla battaglia per l’autonomia e dall’elezione di un Presidente della Regione, Attilio Fontana, molto legato ai territori e in grado di comprendere le esigenze dei lombardi”. Spirito di comunità, altruismo, famiglia e radici cristiane: questi i valori citati dal Presidente del Gruppo “Fontana Presidente”, cha ha ricordato la necessità di difendere il valore dei nostri saperi e della nostra manodopera e di adoperarsi per la lotta all’immigrazione clandestina. “E’ iniziata un’era in cui la Lombardia crescerà ancora – ha concluso Cosentino – e prima di tutto verranno gli interessi degli italiani e di chi rispetta le nostre identità”.
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