La biblioteca di quartiere dove i libri si portano a casa con le zucchine
Un gruppo di volontari ha aperto nel 2014 Angolo Lettura Arnate, nel rione di periferia di Gallarate. Uno spazio dove prendere in prestito libri, confrontarsi, allargare gli orizzonti. E incontrare altre realtà del rione
Un romanzo rosa o uno di Cesare Pavese, da mettere nella borsa insieme alle zucchine e alla formaggella al sapore di montagna. Cose che succedono, al sabato mattina, nel quartiere di Arnate di Gallarate: qui nel 2014 ha aperto una piccola biblioteca di quartiere. O meglio: una biblioteca “in costruzione”, che cresce giorno per giorno: si chiama “Angolo Lettura Arnate” ed è tutta gestita da volontari.
ALA (questa la sigla evocativa dell’Angolo Lettura Arnate) è ospitata in un bell’edificio storico del quartiere alla periferia Sud della città. È l’ex asilo, che – dopo il trasferimento dei bambini in una più ampia e moderna struttura – è diventato sede di tante associazioni (la corale, i Marinai e altro) e poi il luogo centrale del progetto “Critical MAS”, una rete di sviluppo “dal basso” delle periferie dal 2014 al 2016.
L’Angolo Lettura è appunto una delle azioni del progetto. «Abbiamo incominciato quattro anni fa: c’era stata una richiesta di volontari per aprire uno spazio come biblioteca di quartiere» spiega Beniamino Riva, appassionato frequentatore di biblioteche, uno degli animatori di questo piccolo intervento di promozione culturale e di socialità. La biblioteca è aperta al sabato mattina (dalle 10 alle 12), un giorno movimentato. Perché passano tante persone che vanno nelle sedi delle associazioni, perché una volta ogni due settimane il Gruppo d’Acquisto Solidale distribuisce ai suoi soci i prodotti agricoli e alimentari acquistati da aziende locali. Ecco perché capita di vedere qualcuno che torna a casa con una raccolta di poesie di Pavese in cima a una cassetta mista di frutta e verdura.
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Del resto, i libri qui sono a stretto contatto con l’ambiente usato da tutti, a partire dal corridoio all’ingresso. «Abbiamo più di 3mila libri catalogati più altri libri non catalogati, come quelli per ragazzi e i romanzi rosa» dice Mauro Bertani, del gruppo che comprende poi anche Sonia Mantegazza, Luisa Gatti, Dario De Narda, Pietro Sola. «Lo scorso anno abbiamo fatto un centinaio di prestiti. Il nostro scopo è far leggere tutti: ci sono gli appassionati di fantascienza, le lettrici affezionate al rosa, gli stranieri che vengono a prendere libri semplici per imparare l’italiano» (c’è anche una selezione di libri in braille, per ciechi).

Va precisato che ALA non è una biblioteca in senso classico, è un luogo “aperto”, anche se il lavoro di impostazione è stato condiviso con l’allora coordinatrice del Sistema Bibliotecario Panizzi, Claudia Giussani (insieme all’ex assessore alla partecipazione Cinzia Colombo). Ma come ogni biblioteca moderna che si rispetti è anche un luogo che va oltre ai soli libri, è anche un punto di socialità: «All’ultimo mercoledì del mese proponiamo un incontro in cui si parla e si discute del libro del mese, che viene proposto nella riunione precedente» spiegano Sonia Mantegazza e Luisa Gatti. Nell’ambito del progetto Critical Mas – e in collaborazione con le altre associazioni – ALA ha anche partecipato a momenti di aggregazione del quartiere, «con un’attenzione particolare per i bambini».
La biblioteca di quartiere ha anche una sua pagina Facebook e un sito, angololetturaarnate.it, dove si trovano la mappa interattiva degli scaffali della biblioteca (con catalogo) e una piccola rivista culturale, “L’agricultore“, con articoli legati anche alla storia della città e agli eventi culturali recenti.
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