
Giro: Dumoulin non sfonda nella crono. Yates sempre in rosa
La Trento-Rovereto respinge il contrattacco dell'olandese e di Froome. Pozzovivo tiene (3° nella generale), Pinot perde terreno in vista del gran finale

L’attesa cronometro individuale tra Trento e Rovereto non scombussola – come forse ci si attendeva alla vigilia – la classifica del Giro d’Italia. Una prova andata su per giù come da pronostico dal punto di vista della classifica di giornata ma che non fa traballare la maglia rosa, saldamente sulle spalle del britannico Simon Yates.

La prova contro il tempo doveva essere occasione di riscatto per il campione in carica Tom Dumoulin e in seconda battuta per l’attesissimo Chris Froome. L’olandese invece non è andato oltre il terzo posto di giornata alle spalle dell’australiano Rohann Dennis (Bmc) e del tedesco Tony Martin (Katusha) due altri grandi specialisti delle cronometro. Dumoulin però ha guadagnato solo 1’15” su Yates, bravo a difendersi su un terreno difficile. Il capitano della Mitchelton-Scott – la squadra che ha la propria base europea nel Varesotto – resta così leader della generale con 56″ di vantaggio sull’olandese, margine non troppo ampio ma allo stesso tempo importante, perché sulle salite finora Yates ha fatto meglio di tutti.
Anche la gara di Froome, buona, non è stata esaltante: quinto a 35″ da Dennis (e subito davanti a un Fabio Aru, questa volta eccellente), un risultato che non gli permette di strappare la terza piazza assoluta a un Domenico Pozzovivo che oggi si è difeso benino (33°) in una prova storicamente indigesta allo scalatore lucano della Barhein Merida. Male invece il giovane ecuadoriano Carapaz e soprattutto Thibau Pinot, 66° di giornata a 3’19” dal vincitore. Il francese della Groupama-Fdj è ora quinto in classifica ma con un ritardo di 4’19” da Yates. Troppo, probabilmente, per sperare di vincere il Giro.
La cronometro trentina ha aperto l’ultima e decisiva settimana della corsa rosa. Domani – mercoledì – ultima giornata tranquilla con la Riva del Garda-Iseo. Giovedì invece si arriva a Prato Nevoso, venerdì a Bardonecchia, sabato a Cervinia: trittico da far tremare i polsi anche agli scalatori più pimpanti, figuriamoci agli altri. Insomma, il Giro è ancora tutto da giocare.
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