Crollo alle Bossi, la messa in sicurezza costa 320.000 euro
Definiti gli interventi nella scuola in cui ad aprile un controsoffitto è crollato su una classe ferendo tre bambine. Tutto sarà pronto per la prima campanella di settembre
Per la prima campanella di settembre tutto sarà pronto e sicuro. Ma si preannuncia un’estate calda all’interno dell’Istituto Bossi dove, dopo il crollo di un controsoffitto e il ferimento di tre bambine, sono pronti i lavori per la definitiva messa in sicurezza dello stabile. Lavori che partiranno a luglio e che avranno un impatto non indifferente sulle casse del comune: 320.000 euro è infatti la spesa stimata.
I lavori da fare per sanare la ristrutturazione di 10 anni fa non sono pochi. Prima di tutto si andrà ad operare per contenere quello che i tecnici chiamano “sfondellamento dei solai” e cioè il distacco di elementi strutturali che poi -come accaduto il 18 aprile alle Bossi- rischiano di precipitare a terra. Questo lavoro verrà fatto disponendo nuovi supporti metallici che saranno “opportunamente ancorati ai travetti mediante tasselli metallici -si legge nella relazione di Agesp- [per garantire] il corretto sostegno della rete metallica esistente“. Ma poi gli interventi dovranno riguardare anche la palestra dove si prevede di intervenire con la fornitura di nuova controsoffittatura per un totale di circa 900 metri quadri.
Funzionerà? Secondo Agesp e i suoi consulenti con i nuovi lavori i controsoffitti saranno in grado di sopportare carichi fino a 150 chili per metro quadro. Una sicurezza che però costa cara. Sono appunto 320.000 gli euro che Palazzo Gilardoni ha dovuto cercare in cassa per finanziare l’intervento, soldi che si sommano ai 130.000 che sono stati spesi per le prime opere di messa in sicurezza dell’istituto.
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