Neonazisti in Comune, Alfieri e Astuti chiedono interventi concreti
Alfieri chiede l'intervento della Prefettura per vietare la concessione della sala comunale ai Do.Ra.. Astuti invita la sindaca di Gazzada ad ascoltare il messaggio della senatrice Segre
«Non si cancellano le atrocità perpetrate dal fascismo e dal nazismo riscrivendo in modo strumentale la storia. Ma soprattutto le Istituzioni non possono avallare queste iniziative, perché rappresentano tutti i cittadini e devono essere garanti della nostra Costituzione. Per questo mi sono già attivato con la Prefettura di Varese perché l’amministrazione comunale di Gazzada Schianno revochi il permesso di utilizzare la sala consiliare concesso ai militanti nazionalsocialisti della Comunità dei dodici raggi (Do.Ra.)». Lo chiede Alessandro Alfieri, senatore e segretario PD Lombardo, reagendo alla notizia della sala consiliare del Comune di Gazzada Schianno concessa ai militanti nazionalsocialisti della Comunità dei dodici raggi (Do.Ra.) per un incontro tenuto dal presidente dei Do.Ra. Alessandro Limido.
«Migliaia di pagine di storia e testimonianze ancora in vita, come quelle della senatrice Liliana Segre ieri al Senato, ci ricordano ogni giorno che il fascismo e il nazismo sono state dittature sanguinarie che hanno adottato leggi speciali per discriminare le persone in base a entia e razza e che hanno ucciso milioni di ebrei, ma anche migliaia di Rom, Sinti, comunisti, testimoni di Geova, gay e disabili – prosegue Alfieri -. La storia non la riscriveranno certo quelle poche persone che si sono date appuntamento a Gazzada. Ma la possibilità di utilizzare un luogo istituzionale e democratico per divulgare idee di ispirazione nazista va impedita con determinazione».
«Il sindaco Bertuletti questa volta si spinge addirittura a concedere uno spazio istituzionale per una propaganda palesemente in contrasto con i valori dell’antifascismo contenuti nella nostra Carta Costituzionale – gli fa eco Samuele Astuti, segretario provinciale del Pd e consigliere regionale -. Ormai conosciamo il pensiero del sindaco di Gazzada e non ci spaventa perchè esprimeremo sempre il nostro democratico dissenso a viso aperto e alla luce del sole a ogni manifestazione che sia in odore di ideologia che nel secolo scorso ha provocato milioni di morti. Bertuletti riascolti il messaggio della senatrice Segre pronunciato proprio ieri».
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