
Rally del Taro orfano di Dipalma. In gara D’Alberto
Il forte pilota di Malnate costretto al forfait a causa del budget. Pattuglia varesina ridotta a Mometti e alla Peugeot N2 del pontresino

La seconda tappa del campionato rallystico IRCup è alle porte: si tratta del Rally del Taro che si corre sulle strade dell’Appennino parmigiano e che vede al via tutti i protagonisti di questo challenge considerato tra i più importanti del panorama.

Tutti tranne uno, vien da dire: tra gli iscritti infatti non ci sarà il portacolori varesotto, Giò Dipalma, che dopo la vittoria casalinga al “Laghi” aveva messo paura a tutti gli avversari nella prima prova targata IRCup, il Rally Lirenas. In quell’occasione il giovane malnatese era riuscito a vincere tre prove speciali balzando in testa alla classifica, ma poi era stato costretto al ritiro dopo aver danneggiato una ruota in un’uscita di strada.
Dipalma purtroppo ha annunciato di dover interrompere la stagione nell’IRCup a causa di un budget che non gli permette di tornare a pilotare la Skoda Fabia R5 con cui ha dato spettacolo nelle prime uscite stagionali, accanto al fido “Cobra”. Nulla di nuovo sotto il sole del motorsport, ma dispiace davvero veder interrompere in questo modo la stagione di un pilota giovane e, a detta di tutti (e a detta pure dei risultati…) dotato di talento e velocità ben superiori alla media.
«Mi spiace molto non poter continuare, sarebbe stato bellissimo confrontarmi ancora con campioni come Luca Rossetti ed altri specie sulle strade quasi sicuramente bagnate del Rally del Taro e su quelle del Casentino che reputo una delle mie gare preferite. Voglio comunque ringraziare ancora tutti quelli che mi hanno permesso di correre fino ad ora, in particolare “Cobra”, il mio tutor/navigatore».

Al Rally del Taro il Varesotto sarà comunque rappresentato sia tra le vetture più potenti, sia tra le “piccole” ma agguerrite N2. Nel primo caso ci sarà il gettonatissimo navigatore luinese Roberto Mometti che nell’occasione affiancherà Simone Rabaglia su una Ford Fiesta R5.
Spicca invece la presenza al via di Luca D’Alberto e Fabrizio Vagliani, il primo di Ponte Tresa (anche se per lavoro ora vive nel parmense) e il secondo di Nasca. I due portacolori della Collecchio Corse sono specialisti delle piccole N2 e infatti saranno in gara con una Peugeot 106: D’Alberto ha vinto la classe al “Laghi” 2016 e 2017 mentre Vagliani ha conquistato la gara di casa quest’anno navigando Bertagnon.
MIELE KO IN SALENTO
Lo scorso weekend non è stato generoso con Simone Miele, impegnato al Rally del Salento valido per il Campionato Italiano Wrc. Il pilota di Olgiate Olona, che stava duellando in zona podio, è stato infatti tradito dalla pompa dell’acqua della sua Citroen Ds3 ed è stato costretto al ritiro.
IL MONDO IN SARDEGNA
È scattato ieri – giovedì 7 – il Rally Italia Sardegna, e cioè la prova italiana inserita nel Mondiale WRC. Al via tutti i grandi nomi di questo sport – da Ogier a Latvala, da Mikkelsen a Tanak, da Neuville a Ostberg… – tra i quali purtroppo continuano a non esserci italiani, almeno nella classe più importante. Qualche speranza in Wrc2 è affidata a Fabio Andolfi, uno dei pochi piloti tricolori che aspirano a qualche risultato internazionale. Il “Sardegna” terminerà nel primo pomeriggio di domenica ad Alghero.
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