Gli agricoltori svizzeri chiedono una politica agricola più “contadina”
Il prossimo 23 settembre i cittadini elvetici voteranno l'iniziativa popolare proposta dal sindacato Uniterre che chiede maggiore sostegno all'agricoltura nazionale. "Un passo indietro" secondo il Consiglio Federale
Un mercato più trasparente, prezzi equi e redditi adeguati ma anche regole più restrittive all’importazione di prodotti alimentari con l’eventuale previsione di dazi doganali e scelte “più coraggiose” a sostegno dei produttori locali.
Il prossimo 23 settembre i cittadini svizzeri voteranno l’iniziativa popolare «Per la sovranità alimentare. L’agricoltura riguarda noi tutti».
Una proposta che punta a una politica agricola che intervenga in maniera più incisiva su mercati e strutture e che si orienti verso un’agricoltura contadina in grado di soddisfare la domanda dell’economia nazionale.
Il video:
L’iniziativa è stata depositata nel 2016 da un comitato sostenuto dal sindacato agricolo Uniterre. Per i promotori la vigente politica agricola del Consiglio federale andrebbe nella direzione sbagliata: chiedono dunque che la Confederazione s’impegni per prezzi alla produzione equi e garantisca un reddito più alto ai contadini e ai lavoratori agricoli.
L’accettazione dell’iniziativa sarebbe invece, secondo il Consiglio federale elvetico, un passo indietro, perché pregiudicherebbe le relazioni commerciali internazionali e comporterebbe costi elevati per la popolazione e la Confederazione.
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