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L’appello all’Atm: “Salvate i tram che collegavano Milano alla provincia”
Conservati a Desio, erano i mezzi che collegavano la città al "contado". Tra questi il tram del record di velocità per tram, risalente al 1935
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L’appello è partito da un gruppo di appassionati di trasporti, ma poi si è allargato ai cultori della storia meneghina e ai semplici cittadini. Tutti insieme hanno raccolto 8mila firme in pochi giorni, sulla piattaforma Change.org (qui), per chiedere di salvare i tram “interurbani” oggi chiusi nel deposito dell’Atm di Desio.
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Gli interurbani erano i tram – spesso con molte carrozze, quasi un treno in strada – che collegavano la città con la provincia: le linee rilevate dall’Atm Milano andavano verso Abbiategrasso, Vaprio e Cassano D’Adda, Vimercate mentre lungo l’asse del Sempione si muovevano le vetture bianco-rosse dei tram Stie, la Milano-Legnano-Gallarate.
Tra le linee c’era anche quella per Seregno, da dove le corse proseguivano per Carate Brianza e Giussano: nel deposito di questo gruppo di linee – a Desio – sono oggi conservati quarantadue tram dismessi, molti risalenti agli anni Venti e Trenta del Novecento. Atm ha pubblicato un bando di vendita per demolizione, che impone a chi acquista i mezzi di demolirli integralmente.
Di qui l’appello che chiede di evitare ala clausola di demolizione e di salvare così almeno i mezzi più rappresentativi. «Esemplari ormai unici, rappresentativi dei progressi della scienza e della tecnica di quel periodo» spiegano i promotori della raccolta firme. «Come la “Littorina” 114 che nel 1935 raggiunse la velocità record di 100 km/h sulla linea da Monza a Milano – percorsa in 15 minuti – stabilendo il primato di velocità italiano e contribuendo a dare lustro all’industria italiana del periodo. Ma anche dal punto di vista estetico, con le loro linee “belle epoque”, questi mezzi sono evocativi di un’era ormai scomparsa».
Il bando di vendita di Atm scade al 18 ottobre. Se l’azienda milanese risponderà all’appello e modificherà il bando, si potrà sperare in una salvaguardia dei mezzi. Magari mettendoli da parte in attesa di un Museo dei Trasporti. Che a Milano ancora manca, a differenza di altre metropoli europee come Londra, Berlino o Lisbona, per citare una città dove il tram è elemento famoso del paesaggio urbano, tutelato appunto da un museo e da alcune linee storiche.
I mezzi di trasporti di età superiore a 75 anni sono tutelati dalla Legge e per questo è stata fatta segnalazione anche alla Soprintendenza ai Beni Culturali. Anche perché i tram sono testimoni della storia di Milano e del suo rapporto con la provincia: i lunghi convogli di motrici e carrozze portavano in città le persone del “contado”, ma durante la guerra hanno garantito anche il trasporto degli “sfollati” che scappavano dai bombardamenti alleati. Mentre nel Dopoguerra hanno sostenuto il boom economico e la crescita delle grandi aziende. Una storia da non dimenticare e che può avere uno sbocco anche turistico, con quel museo dei trasporti che era già stato proposto negli ultimi anni.
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