
“Rispettate il diritto di mio figlio disabile ad andare a scuola”
Per molti studenti disabili, l'anno scolastico non inizia perchè mancano le figure di sostegno. L'accorato appello di una madre: "La burocrazia lenta lede la loro libertà"

Oggi è stato il primo giorno di scuola materna, mio figlio è un mezzano di una scuola materna della provincia di Varese e fin dallo scorso anno ha diritto ad una maestra di sostegno e a un’educatrice di sostegno alla comunicazione incaricata dal comune.

Lo scorso anno abbiamo dovuto attendere 10 giorni per avere ciò che ci spettava di diritto fin dall’inizio, quest’anno prevediamo che sia anche peggio, nonostante il diritto di continuità.
La burocrazia lenta non è una novità, almeno per me, ma quando lede la libertà di un individuo è qualcosa di inaccettabile.
Mio figlio frequenta comunque, ha la fortuna di avere delle maestre eccezionali e per noi “il caso” ha voluto che la disabilità di nostro figlio sia gestibile e quasi inesistente in contesti a lui familiari.
Ma pensiamo, TUTTI DOBBIAMO PENSARE, alle famiglie di bambini/ragazzi disabili che OGGI NON HANNO POTUTO ANDARE A SCUOLA, perché con gravi disabilità fisiche e/o psichiche, non hanno potuto nonostante ne abbiano il sacro santo diritto COME TUTTI.
Provate tutti ad immaginare se a vostro figlio venisse preclusa la possibilità di VIVERE come i suoi coetanei. Perché un altro grosso problema, purtroppo, è anche l’indifferenza di chi crede che certe cose accadano solamente agli altri.
Mio figlio oggi ha frequentato, è sereno e sta bene ma potrebbe stare meglio, deve stare meglio e io ho combattuto fin dal primo giorno per i suoi diritti.
Altri bambini oggi, e per chissà quanto ancora, non hanno frequentato perché la scuola gli ha negato il diritto di iniziare l’anno scolastico come tutti gli altri, per non parlare del fatto che gli sarà negato anche in alcuni momenti dell’anno (gite particolari, assenze delle insegnanti ecc..).
Con questa lettera vorrei arrivare al cuore di tutti i genitori, vorrei sensibilizzarli affinché tutti, e non solo chi è coinvolto, capisca quanto sia delicato il tema della disabilità. E vorrei che arrivasse soprattutto ai vertici di questa macchina burocratica senza senso, forse inutilmente.
Grazie dell’attenzione!
(lettera firmata)
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