Torna a casa l’alpino partigiano

Questa mattina la cerimonia con le spoglie del militare che morì in un campo di concentramento tedesco

Avarie

Combattè contro i nazi fascisti e per questo pagò cara la sua scelta: campo di concentramento, cui seguì la morte, il 29 gennaio 1945.

Per questo oggi, 24 settembre, i resti di Dante Buzzi sono tornati “a baita” e alle sue spoglie è stato reso omaggio in una messa alla chiesa di San Michele, a Voltorre.

Il militare era seppellito ad Amburgo e solo grazie all’interessamento di uno storico locale dell’Anpi – Cesare Sgherbini – si è potuti risalire alla storia dell’alpino Dante e della sua sofferenza.

Così, dopo una serie di studi e ricerche si è riusciti a risalire al luogo di sepoltura e alle vicissitudini che portarono alla sua deportazione nel campo di concentramento di Gelsen.

Nel 1952 a Dante Buzzi venne riconosciuto lo status di partigiano combattente.

Oggi nella chiesa del suo paese concittadini e parenti gli hanno reso il giusto onore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Settembre 2018
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