L’Etna scivola verso il mare: cause e ipotesi

Il vulcano Etna, simbolo della Sicilia, sta lentamente sprofondando in acqua e sembra che non si possano prevedere quelli che saranno i prossimi movimenti dello stesso

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Il vulcano Etna, simbolo della Sicilia, sta lentamente sprofondando in acqua e sembra che non si possano prevedere quelli che saranno i prossimi movimenti dello stesso.

Il movimento del vulcano Etna

Sono circa 500 mila gli anni durante il quale il vulcano Etna ha presenziato sul territorio siculo e fin dai tempi antichi supporre che questo rimanesse immobile era insostenibile.
Grazie alle scoperte scientifiche dei tempi moderni, ora è possibile venire a conoscenza di un dato che per i geologi e gli studiosi è stato reputato come sconvolgente, dato che potrebbe far nascere diverse implicazioni.

Il vulcano, infatti, nel corso dell’ultimo anno è sprofondato di quattro centimetri nell’acqua, situazione che potrebbe essere assai grave se questa dovesse continuare a palesarsi.
Purtroppo gli scienziati, che hanno effettuato le analisi mediante alcune sonde particolari, hanno notato anche come il movimento fosse completamente irregolare e improvviso, dato che lo stesso, nel corso di un mese, è stato registrato improvvisamente nel corso di una sola giornata. Sul blog della città dell’Etna, Catania (cataniablog) sarà possibile restare aggiornati sulla questione e sulle reazioni della popolazione.

Da cosa dipende il movimento dell’Etna

Ma da cosa dipende l’anomalo movimento del vulcano Etna?
Gli studiosi, in un primo momento, hanno sostenuto che questo dipendesse dal movimento del magma presente all’interno dello stesso vulcano e che, di coonseguenza, ogni eruzione potesse essere sinonimo di movimento dello stesso vulcano. Ma secondo le recenti scoperte, la posizione della lava ha ben poco a che fare col movimento del vulcano.
Seppur il magma incandescente potrebbe spostarsi nel versante dove il vulcano sta sprofondando, oppure eruttare improvvisamente, la lava non crea dei movimenti nel sottosuolo.

Al contrario, invece, a far sprofondare il vulcano nel mare è il suo peso, accompagnato ovviamente dalla froza di gravità. Questo significa che, il peso nella crosta non fa altro che rendere il vulcano meno stabile e di conseguenza, questa situazione, sta giocando un ruolo fondamentale che potrebbe comportare delle complicazioni che non devono essere assolutamente sottovalutate.

Il movimento dell’Etna potrebbe essere quindi una delle situazioni che possono creare massima allerta dato che le complicazioni che derivano dallo stesso sprofondamento dello stesso vulcano potrebbe creare una serie di conseguenze negative che si ripercuoteranno immediatamente sulla Sicilia stessa.

Cosa accade se l’Etna sprofonda completamente

Ma in concreto cosa accadrebbe se il vulcano dovesse completamente sprofondare in mare?
Gli studiosi hanno sostenuto che la prima conseguenza negativa che si andrebbe a creare è uno tsunami di proporzioni elevate.
Questo in quanto il vulcano, col suo peso, potrebbe cadere in acqua improvvisamente o comunque abbassassi al punto tale da inalzare il livello del mare.
Questo movimento improvviso farebbe quindi in modo che l’acqua del mare colpisca l’intera zona dell’isola che si trova nei pressi di questa particolare zona.

Pertanto queste sono le prime conseguenze negative che si andrebbero a manifestare.
Ma bisogna anche parlare del fatto che il magma andrebbe a finire nell’acqua, andando a creare un grosso danno all’ecosistema marino.
Il calore della lava farebbe aumentare in modo elevato la temperatura del mare e quindi comportare una serie di complicazioni per i pesci che si trovano in quella particolare zona.

Oltre a questo genere di complicazione occorre anche parlare del fatto che il calore sprigionato dal contatto della lava col mare potrebbe far scatuire dei vapori che vanno a danneggiare l’intero ambiente.

Pertanto le conseguenze negative che derivano da questa situazione sono assai pericolose e proprio a causa dell’impossibilità di poter controllare i movimenti del vulcano: si devono svolgere dei controlli maggiormente accurati sullo stesso vulcano in maniera tale che sia possibile adottare un rimedio che possa scongiurare queste particolari situazioni.

Ovviamente gli scienziati hanno sostenuto che, almeno per ora, sembra impossibile trovare un rimedio per evitare che il vulcano siciliano prosegua il suo movimento nell’acqua, assicurando comunque che non è detto che il movimento improvviso possa generare tutte queste complicazioni e giocare un ruolo negativo assai pesante.

Inoltre gli scienziati hanno voluto mettere in risalto come il vulcano, seppur continui a muoversi, non ripete lo stesso atto nel corso dello stesso anno, come riportato dai dati registrati durante lo scorso anno.

Ma questo non significa che bisogna prendere poco in considerazione questo tipo di situazione che, secondo gli stessi studiosi, necessita della massima attenzione proprio per evitare che si possano venire a creare delle problematiche che non sono solo da collegare alla scomparsa del vulcano, ma anche tutte le conseguenze assai negative che deriveranno qualora l’Etna dovesse cadere completamente in acqua, situazione che deve essere in qualche modo prevenuta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2018
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