Ancora proteste in via Italia Libera. “Stanno togliendo l’acciottolato”
Il Comune ha previsto l'asfaltatura della strada centrale del paese, il fronte contrario ora lamenta la rimozione dei ciottoli "nascosti" per decenni sotto lo strato di asfalto
«Togliere l’acciottolato storico è una assurdità». Ancora proteste a Gazzada per il progetto di asfaltatura di via Italia Libera.
Nella mattina di giovedì l’impresa incaricata dal Comune ha completato la raschiatura e ha iniziato a rimuovere una parte dell’acciottolato storico che, fino a cinquant’anni fa, caratterizzava la strada centrale del paese. E proprio questo passaggio – che vanifica il possibile recupero futuro – ha scatenato le “ire” del fronte contrario all’asfaltatura.
Tra loro il consigliere comunale Paolo Trevisan: «Questa è l’antica via che portava a Varese. Già fu un insulto asfaltarla cinquant’anni fa: il fatto di buttar via oggi i ciottoli secondo me è una assurdità. Dicono che l’acciottolato impedisce all’asfalto di aderire, ma è smentito dal fatto che l’asfalto posato anni fa è rimasto a lungo, fino ad oggi. Stamattina ci hanno chiamato i cittadini scandalizzati dalla cosa, s’interviene con mezzi enormi e inadatti a un centro storico». I contrari all’asfaltatura avevano raccolto centinaia di firme per un intervento di ripristino del pavé (vedi qui).
Nella prima mattina di giovedì c’è stato anche un momento di stasi nei lavori, con il confronto tra amministratori e protestatari. L’amministrazione comunale invece ritiene l’intervento troppo oneroso.
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