Non gli spetta il bonus di Natale, glielo “regalano” i colleghi

Una bella storia di Natale arriva dal Regno Unito: Corrado Tamborini si è trasferito da Cazzago Brabbia a Blackpool, fa il tornitore in un'azienda, ma non è ancora assunto. Pochi giorni fa, la sorpresa fatta dai suoi colleghi

Generico 2018

Non ha diritto al bonus produzione per Natale, ma i suoi colleghi si autotassano e gli consegnano una busta per dimostrargli che anche lui fa parte della squadra.

La bella storia di lavoro e condivisione arriva dall’Inghilterra, da Blackpool per la precisione, città del Lancashire che si affaccia sul mare d’Irlanda, nel Nord del paese: il protagonista è Corrado Tamborini, 38 anni, nato a Cazzago Brabbia, paesino sul lago di Varese.

Una storia lavorativa quella di Corrado fatta di tanta gavetta “sul campo”: «Dopo le scuole medie, grazie alla mia famiglia che mi ha sempre appoggiato nelle scelte, ho deciso di andare a lavorare – racconta -. Mio padre mi propose di provare nel campo della meccanica, percorso che aveva seguito anche lui: a 14 anni ho cominciato a fare il tornitore, un lavoro che è anche una passione per me. Ho iniziato a lavorare da un artigiano che mi ha insegnato la professione su macchine manuali tradizionali, dove ho imparato le basi. Poi ho lavorato anche su macchine computerizzate, anche se operare sul tornio tradizionale e fare campioni di stampi perfetti, con tolleranze misurate al microscopio e su materiali temprati è stata l’esperienza più formativa che ho fatto».

Corrado è andato via da Cazzago, paese di matti e avvocati, sette anni fa: «Dopo 17 anni da tornitore in Italia ho deciso di provare a fare un salto e dalla bellissima Cazzago (dove torno ogni Natale) mi sono trasferito a Londra a 31 anni, una realtà completamente diversa, multietnica, una città dove sullo stesso marciapiede si incrociano banchieri, segretari, imbianchini, idraulici, camerieri, chef. Gente che arriva da ogni parte del mondo e con esperienze molteplici. Da Londra, grazie al contatto con un mio amico di Cazzago che già viveva nel Regno Unito, Leonardo Bianchi, ho scelto di spostarmi di 400 km ed andare a Blackpool».

Anche in Inghilterra il percorso del 38enne cazzaghese è fatto di lavoro, gavetta, studi, fino alla bella sorpresa appena prima di Natale: «A giugno 2011 ho cominciato a fare il lavapiatti, vivendo con un signore inglese vicino al locale del mio amico Leonardo – continua a raccontare Corrado -. Ho cominciato a studiare l’inglese al Blackpool and Fylde College, una grande esperienza per me tornare sui banchi dopo 17 anni con compagni di classe iracheni, cinesi, polacchi, siriani, turchi, lettoni, spagnoli, portoghesi, filippini. Mi sono inserito in questo paese grazie agli aiuti che lo Stato mette a disposizione, poi ho cominciato a lavorare continuando a studiare la sera, finchè, tramite agenzia, ho trovato lavoro alla Gillberts, azienda che ha 400 dipendenti e si occupa di costruzione di tubi per l’aria condizionata. Lavoro qui da 17 mesi e piano piano mi hanno dato sempre più responsabilità ed autonomia: ora sono l’unico che si occupa della tornitura, preparazione, assemblaggio e impacchettatura di un prodotto specifico. Sono diventato un operaio specializzato col relativo riconoscimento economico. Di prassi l’azienda assume dopo due anni. Essendo ancora dipendente dell’agenzia non recepisco bonus. Un collega qualche giorno fa mi ha consegnato una busta con gli auguri di Natale: dentro c’erano i soldi della colletta che alcuni operai hanno fatto per dimostrarmi il loro rispetto».

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Tommaso Guidotti
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Pubblicato il 18 Dicembre 2018
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